It’s a 3 wave set.
The first one is small and I have no intention on wasting energy with it. I see someone going for it. The second one is of respectful size but I notice the one behind may be even bigger. I’m at Kirra and the tide is going out and most waves are closeouts. I don’t feel like getting in the white water for this one and then getting the washing machine effect from the next. So I wait again, while a couple more people go for it. I find myself magically alone or being the first in the order. The third wave is coming, and it is in fact big, for me at least. For a moment I consider leaving it, but I don’t usually have many chances to ride such waves. I’m in a good mood, the sun is shining, the water is beautiful, so I think “whatever” and turn my board.
I’m a bit out and catching the wave takes a bit longer than expected. When I jump up I’m at the top of a drop that is becoming steep. I need the board to go down immediately. I push with my front foot and dig the rail in the face of the open wave. I slide down the water nicely. After a moment consider going down for a bottom turn but the water under me is accelerating and rising up. I know this is the closeout prepping up already. I may need to point at the beach at any moment and give up. But in front of me there’s still open water. The exit is there. The wave is giving me a chance. I shuffle my feet forward and bend my knees. I accelerate toward it. But so does the water. I’m riding backhand as usual, so I don’t see much but I can feel a wall of water near my shoulder. I’m still midway up the face of the wave and below me the water is becoming hollow. Shit. Now I can only push forward. I need to go faster. I shuffle my feet again and I crunch down. I find myself near the nose of the board, bent and stuck in this position. I’m trimming perfectly still while I’m magically moving through space. The water rushes up vertically, passes near my body and bents and crushes somewhere behind me. I can’t see it, and I’m too scared and psyched to move a muscle, but I now there’s a tube just beside me. I’m not in the tube. I’m escaping it, running just ahead of it. I can’t believe it’s happening. The trim seems an infinite trim. The perfect equilibrium does not seem to have an end. I have the time to notice three persons in the water: one adult and two kids. Why the fuck kids are in the water with these waves? I’ll never cease to be amazed by that. The two kids are kind of in my path. I can see one in particular would like to avoid the wave passing to the right. But that’s the direction I have and honestly I can’t think of doing anything but keep the trim. The wave is rolling for so long I have the time to point my index finger forward while looking at the kids.
“Guys I’m going straight there and you better get the hell out of the way or we are all going to die” is my message. The two kids duck dive under me. Australian kids. The first one is so close I wonder if I’m going to kill him with the fin. After that, finally the wave loses power, I can see the horizon again and I reach the shoulder, my original destination. I stand up, step back and think of turning left, but it’s all white water and it is weak. I let it go and sit back on the board. I didn't even get a spray of water.
Did that really happen? I’m so stocked I could go home right now. I’m done. I look back at the line up and see I have to paddle almost all the way again. What do I do? Ok, I’ll paddle. Just one more.
È una serie di tre onde.
La prima è piccola e non ho intenzione di sprecare energia con essa. Vedo qualcuno che ci prova. La seconda è di dimensioni rispettabili, ma noto che quella dietro potrebbe essere ancora più grande. Sono a Kirra e la marea sta calando, la maggior parte delle onde si chiude. Non ho voglia di entrare nella schiuma di questa e poi di farmi l'effetto lavatrice della successiva. Quindi aspetto ancora, mentre un paio di persone ci provano. Mi ritrovo magicamente da solo, o il primo nell'ordine. La terza onda sta arrivando ed è effettivamente grande, almeno per me. Per un momento considero di lasciarla perdere, ma di solito non ho molte occasioni per cavalcare onde del genere. Sono di buon umore, il sole splende, l'acqua è bellissima, penso 'fanculo' e giro la tavola.
Sono un po' fuori e prendere l'onda richiede più tempo del previsto. Quando salto su, sono in cima a una discesa che si fa ripida. Ho bisogno che la tavola scenda immediatamente. Spingo con il piede anteriore e affondo il bordo nella faccia dell'onda aperta. Scivolo sull'acqua come un coltello nel burro. Dopo un momento penso di fare un bottom turn ma l'acqua sotto di me si sta accelerando e sollevando. So che questo è il closeout che sta gia' arrivando. Potrei dover puntare verso la spiaggia da un momento all'altro e rinunciare. Ma davanti a me l'onda e' ancora aperta. L'uscita è lì. C'e' speranza. Muovo i piedi in avanti e piego le ginocchia. Sposto il peso per accellerare. Ma anche l'acqua lo sta facendo. Sto cavalcando di spalle come al solito, quindi non vedo molto ma sento un muro d'acqua vicino alla mia spalla. Sono ancora a metà altezza e sotto di me l'acqua viene risucchiata sempre piu' velocemente. Vedo la sabbia. Merda. Ora posso solo andare avanti. Più veloce. Muovo di nuovo i piedi e mi accuccio. Mi trovo vicino al naso della tavola, piegato e bloccato in questa posizione. Sto trimmando perfettamente immobile e magicamente mi muovo nello spazio. L'acqua si alza verticalmente, passa vicino al mio corpo e si piega e si frantuma da qualche parte dietro di me. Non posso vederlo e sono troppo spaventato e esaltato per muovere un muscolo, ma so che c'è un tubo proprio accanto a me. Non sono nel tubo. Scappo dal tubo, correndo appena avanti ad esso. Non posso credere che sta succedendo. Il perfetto equilibrio non sembra avere fine. Ho il tempo di notare tre persone in acqua: un adulto e due bambini. Perché diavolo ci sono bambini in acqua con queste onde? Non cesserò mai di stupirmi di questo. I due ragazzini sono un po' sulla mia traiettoria. Posso vedere che uno in particolare vorrebbe evitare l'onda passando a destra. Ma quella è la direzione che ho preso e onestamente non posso fare altro che andare dritto. L'onda sta continuando così a lungo che ho il tempo di puntare il dito indice in avanti guardando i ragazzi.
'Ragazzi, sto andando dritto là e sarebbe meglio che vi toglieste di mezzo o moriremo tutti' è il mio messaggio. I due ragazzini si immergono con un duck dive sotto di me. Ragazzini australiani. Il primo è così vicino che mi chiedo se lo ucciderò con la pinna. Dopo di che, finalmente l'onda perde potenza, posso vedere di nuovo l'orizzonte e raggiungo la spalla, la mia destinazione originale. Mi alzo, mi sposto indietro e penso di girare a sinistra, ma è tutto schiuma ed è debole. Lascio perdere e mi siedo sulla tavola. No mi sono nemmeno bagnato!
È davvero successo? Sono così gasato che potrei tornare a casa adesso. Ho finito. Nulla puo' eguagliare cio' che e' appena successo. Guardo indietro verso la fila di onde e vedo che devo remare di nuovo quasi tutto il tragitto. Cosa faccio? Ok, remo. Solo un'altra.