24 December 2023

One wave #5

It’s a 3 wave set. 

The first one is small and I have no intention on wasting energy with it. I see someone going for it. The second one is of respectful size but I notice the one behind may be even bigger. I’m at Kirra and the tide is going out and most waves are closeouts. I don’t feel like getting in the white water for this one and then getting the washing machine effect from the next. So I wait again, while a couple more people go for it. I find myself magically alone or being the first in the order. The third wave is coming, and it is in fact big, for me at least. For a moment I consider leaving it, but I don’t usually have many chances to ride such waves. I’m in a good mood, the sun is shining, the water is beautiful, so I think “whatever” and turn my board. 

I’m a bit out and catching the wave takes a bit longer than expected. When I jump up I’m at the top of a drop that is becoming steep. I need the board to go down immediately. I push with my front foot and dig the rail in the face of the open wave. I slide down the water nicely. After a moment consider going down for a bottom turn but the water under me is accelerating and rising up. I know this is the closeout prepping up already. I may need to point at the beach at any moment and give up. But in front of me there’s still open water. The exit is there. The wave is giving me a chance. I shuffle my feet forward and bend my knees. I accelerate toward it. But so does the water. I’m riding backhand as usual, so I don’t see much but I can feel a wall of water near my shoulder. I’m still midway up the face of the wave and below me the water is becoming hollow. Shit. Now I can only push forward. I need to go faster. I shuffle my feet again and I crunch down. I find myself near the nose of the board, bent and stuck in this position. I’m trimming perfectly still while I’m magically moving through space. The water rushes up vertically, passes near my body and bents and crushes somewhere behind me. I can’t see it, and I’m too scared and psyched to move a muscle, but I now there’s a tube just beside me. I’m not in the tube. I’m escaping it, running just ahead of it. I can’t believe it’s happening. The trim seems an infinite trim. The perfect equilibrium does not seem to have an end. I have the time to notice three persons in the water: one adult and two kids. Why the fuck kids are in the water with these waves? I’ll never cease to be amazed by that. The two kids are kind of in my path. I can see one in particular would like to avoid the wave passing to the right. But that’s the direction I have and honestly I can’t think of doing anything but keep the trim. The wave is rolling for so long I have the time to point my index finger forward while looking at the kids. 

“Guys I’m going straight there and you better get the hell out of the way or we are all going to die” is my message. The two kids duck dive under me. Australian kids. The first one is so close I wonder if I’m going to kill him with the fin. After that, finally the wave loses power, I can see the horizon again and I reach the shoulder, my original destination. I stand up, step back and think of turning left, but it’s all white water and it is weak. I let it go and sit back on the board. I didn't even get a spray of water.

Did that really happen? I’m so stocked I could go home right now. I’m done. I look back at the line up and see I have to paddle almost all the way again. What do I do? Ok, I’ll paddle. Just one more.

 


 

È una serie di tre onde. 

La prima è piccola e non ho intenzione di sprecare energia con essa. Vedo qualcuno che ci prova. La seconda è di dimensioni rispettabili, ma noto che quella dietro potrebbe essere ancora più grande. Sono a Kirra e la marea sta calando, la maggior parte delle onde si chiude. Non ho voglia di entrare nella schiuma di questa e poi di farmi l'effetto lavatrice della successiva. Quindi aspetto ancora, mentre un paio di persone ci provano. Mi ritrovo magicamente da solo, o il primo nell'ordine. La terza onda sta arrivando ed è effettivamente grande, almeno per me. Per un momento considero di lasciarla perdere, ma di solito non ho molte occasioni per cavalcare onde del genere. Sono di buon umore, il sole splende, l'acqua è bellissima, penso 'fanculo' e giro la tavola.

Sono un po' fuori e prendere l'onda richiede più tempo del previsto. Quando salto su, sono in cima a una discesa che si fa ripida. Ho bisogno che la tavola scenda immediatamente. Spingo con il piede anteriore e affondo il bordo nella faccia dell'onda aperta. Scivolo sull'acqua come un coltello nel burro. Dopo un momento penso di fare un bottom turn ma l'acqua sotto di me si sta accelerando e sollevando. So che questo è il closeout che sta gia'  arrivando. Potrei dover puntare verso la spiaggia da un momento all'altro e rinunciare. Ma davanti a me l'onda e' ancora aperta. L'uscita è lì. C'e' speranza. Muovo i piedi in avanti e piego le ginocchia. Sposto il peso per accellerare. Ma anche l'acqua lo sta facendo. Sto cavalcando di spalle come al solito, quindi non vedo molto ma sento un muro d'acqua vicino alla mia spalla. Sono ancora a metà altezza e sotto di me l'acqua viene risucchiata sempre piu' velocemente. Vedo la sabbia. Merda. Ora posso solo andare avanti. Più veloce. Muovo di nuovo i piedi e mi accuccio. Mi trovo vicino al naso della tavola, piegato e bloccato in questa posizione. Sto trimmando perfettamente immobile e magicamente mi muovo nello spazio. L'acqua si alza verticalmente, passa vicino al mio corpo e si piega e si frantuma da qualche parte dietro di me. Non posso vederlo e sono troppo spaventato e esaltato per muovere un muscolo, ma so che c'è un tubo proprio accanto a me. Non sono nel tubo. Scappo dal tubo, correndo appena avanti ad esso. Non posso credere che sta succedendo. Il perfetto equilibrio non sembra avere fine. Ho il tempo di notare tre persone in acqua: un adulto e due bambini. Perché diavolo ci sono bambini in acqua con queste onde? Non cesserò mai di stupirmi di questo. I due ragazzini sono un po' sulla mia traiettoria. Posso vedere che uno in particolare vorrebbe evitare l'onda passando a destra. Ma quella è la direzione che ho preso e onestamente non posso fare altro che andare dritto. L'onda sta continuando così a lungo che ho il tempo di puntare il dito indice in avanti guardando i ragazzi.

'Ragazzi, sto andando dritto là e sarebbe meglio che vi toglieste di mezzo o moriremo tutti' è il mio messaggio. I due ragazzini si immergono con un duck dive sotto di me. Ragazzini australiani. Il primo è così vicino che mi chiedo se lo ucciderò con la pinna. Dopo di che, finalmente l'onda perde potenza, posso vedere di nuovo l'orizzonte e raggiungo la spalla, la mia destinazione originale. Mi alzo, mi sposto indietro e penso di girare a sinistra, ma è tutto schiuma ed è debole. Lascio perdere e mi siedo sulla tavola. No mi sono nemmeno bagnato!

È davvero successo? Sono così gasato che potrei tornare a casa adesso. Ho finito. Nulla puo' eguagliare cio' che e' appena successo. Guardo indietro verso la fila di onde e vedo che devo remare di nuovo quasi tutto il tragitto. Cosa faccio? Ok, remo. Solo un'altra.

 

 

15 November 2023

One wave#4

It's a small, knee high max, but nice and clean wave.

The forecast didn't give me much hope but I'm here anyway. Very few people are in the water. Beginners mostly, and beggars like me. 

I have my longer, newer board with me. Slightly flatter that the one I've been using for years.

I catch the wave easily. I jump up going right, as usual, but there's no much there yet. I turn left with a nice arch, get into the white water, and turn immediately right again. Now a nice, clean wall is building up for me. I take two steps forward. I'm close, but not on the nose. I consider making two more small steps to hang five. But I'm not confident. While I do it, the moment is gone. I'm near the flat shoulder of the wave. I step back, shifting my feet. Not great, but whatever. Turn left. Here the wave is still alive. I go up and down once. I can see the water rising up in front of me. I step forward again. Not on the nose, as before. I'm disappointed and exited at the same time. The wave crushes below my feet. The ride is over. I jump in the water.

The sun is high and I'm having fun. Slowly, slowly improving.

I paddle back to the empty line up. Give me the next one! 


(an old frame)


E' piccola, massimo al ginocchio, ma pulita.

E' una giornata in teoria da evitare, ma sono in acqua lo stesso. Accanto a me solo principianti e qualche disperato come me.

Ho con me la tavola piu' nuova, leggermente piu' lunga e piatta dell'altra che uso da anni.

Prendo l'onda con facilita' e vado subito a destra, come normale in questo point break.

Ma l'onda si ammoscia e rischio di fermarmi. Giro a sinistra con un bell'arco. Riprendo un poco di velocita' e raggiungo la schiuma, la uso per girare e punto nuovamente a destra. Ora la faccia dell'onda viene su bene, davanti a me. Faccio due passi incrociati. Sono sul muso si ma mi mancano ancora trenta centimetri. Considero altri passi minuscoli per fare un hang five col piede destro, ma mentre valuto il momento buono e' passato. L'onda si ammoscia di nuovo. Torno indietro coi piedi, senza incrociarli. Non bello, ma mi viene cosi', sara' la paura di sbagliare. Rigiro a sinistra. L'onda, di qua, e' viva. Ci vado su e giu' una volta, poi vedo che si inarca. Manca poco. Ci sparo altri due passi e torno nuovamente sul muso, ma come prima mi manca l'ultimo pezzetto. Sono contrariato e gasato allo stesso tempo.

L'onda crolla sotto di me. La corsa e' finita. Salto in acqua.

Il sole splende a mi sto divertendo. Miglioro, piano piano, molto piano, ma miglioro.

Remo per tornare al punto di partenza. Dammene un'altra!  

13 November 2023

62?

I was at the pool, making laps as usual.

The place getting busier by the week, as warmer and warmer evening come to us.

Anyway, when I was done and ready to go, this guy in the other lane asked me what I was doing with my bodyboard. When I told him I was doing surfing paddling training he was interested and told me he was a surfer too. Tall, big, blond, older than me, with a thick American accent, I thought he could have been Leroy from Big Wednesday.

He told me he was 62, from California, and getting back into surfing after a 10 years hiatus.

But he was struggling with the pop up: too slow, he said, and weak legs, no power.

I suggested push ups, squats and burpees during the week, but he was not so enthusiastic at the idea. Probably he was more about talking about stuff than actioning stuff. You know? But that's ok.

Later that evening I thought about that number: 62.

I wonder in what shape I will be at that age.

62 is not much, considering the people I see among the waves. But nothing is granted. Will I be able to keep it up? I don't know.

I just know that I can't stop. And so I keep driving to the cost every time I can. Trying to surf as much as I can. And the gym, and swimming. It takes time and endless planning, and juggling with other stuff. Without it, I could do more and different things, and be less tired and so on and so forth. 

But the number of times that I could be surfing is a finite number. And it's diminishing. 

And I didn't find anything that is as good as surfing a good wave. The water, the sun, the adrenaline, the joy. I just must keep going until I can.  

Bloody 62.




Nuotavo in piscina come al solito.

L'arrivo del caldo ha fatto aumentare il numero degli utenti, come succede tutti gli anni, ed ho passato gran parte del tempo ad inseguire ed essere inseguito da altri nuovatore/trici.

Di solito pero', siccome gli australiani sono australiani, la maggior parte della gente sparisce intorno alle 19, lasciandomi l'ultima mezz'ora piu' o meno in pace.

Ieri invece, conclusa l'ultima vasca, c'era ancora un tizio nella corsia accanto, alto,  e biondo, che mi ha rivolto la parola. Voleva sapere cosa stessi facendo a cavallo della mia tavoletta "bodybord" di polistirolo e plastica. Gli ho risposto che era il modo migliore per allanere le spalle ed il collo per la posizione tutta particolare sulla tavola da surf. Ed e' venuto fuori che era un surfista anche lui. Californiano, con accento da film e il suo aspetto generale, poteva essere benissimo Leroy, il surfista pazzo di Un mercoledi' da leoni. 

E' venuto fuori che era dieci anni che non surfava ed adesso che ci si stava nuovamene dedicando aveva difficolta' col pop-up, l'atto del saltare sui piedi, il momento piu' critico della serfata. Aveva, ed ha, 62 anni. Quando gli ho detto la mia eta' mi ha trattato come fossi un ragazzino. Io gli ho consigliato di darsi agli squat e burpies in palestra e magari usare una tavola piu' lunga e stabile.

Non sembrava molto entusiasta all'idea di allenarsi in palestra. Ed ho quindi pensato che avesse poche speranze di migliorare.

Ma soprattutto, piu' tardi, un pensiero mi e' vebuto in testa: ed io?

62 anni non e' molto, considernado le persone che vedo in acqua normalmente.

Ma ce la faro' io a tenermi in una forma accettabile?

Non ne ho idea.

L'unica cosa che posso fare e insistere. Continuare a viaggiare tutte le volte che e' buono, e la palestra, e la piscina. Senza il surf avrei molto piu' tempo per fare e pensare ad altre cose. E meno acido lattico in circolo e magari anche dormire meglio.

Ma il numero di volte che andro' ancora a surfare e' un numero finito, che si assottiglia. 

E non ho trovato nulla che mi dia le emozioni che mi da il surf: il sole, l'acqua, l'adrenalina, la soddisfazione, il divertimento, la gioia. 

Posso solo continuare.

Maledetto 62.



10 August 2023

The cut-back/stall

I never liked the old 60s' style cut-back, the manoeuvre they did (and still used today) to set up the nose riding.

Being a motorsport enthusiast, I can't help but prefer big, precise carving turns, where fluidity reigns and gives you the speed for the next move, just like a car dancing around a race track.

On the contrary, the old style cut-back is basically a stall manoeuvre. It stops the flow; it never really makes you go somewhere else. It's just a waiting game. A bit ugly waiting game.

But since I decided to learn nose riding, I had some eureka moments, and without even thinking about it, that cut-back came into my own little realm.

I've been surprised by it. I don't like it, but I understand it better now.

Slowing moving forward, as usual.



A very rare video of myself



Non mi e' mai piaciuto vedere, nei video anni 60, il cutback che facevano per impostare il nose riding. Una vitata che non e' una virata, alzando il muso e fermando l'azione in attesa che l'onda crei l'occasione giusta.

Essendo un appassionato di guida e motorsport, ho sempre ammirato la fluidita' e le virate ampie, precise, funzionali alla prossima mossa, come la danza delle traiettorie di un auto -o moto- in una pista. 

Da quando pero' mi son messo in testa di imparare il nose riding, mi si sono accese le lampadine, ed ecco che ultimamente, alla ricerca della tempistica giusta, senza neanche volerlo, ho cominciato a produrre dei cutback/stallo come quelli dei vecchi filmati.

(vabbe', "come quelli dei vecchi filmati" si far per dire, sono orribile, ma il senso di quello che faccio e' quello)

E niente, non mi piace, ma dopo tanti anni l'ho capito.

Si va avanti, piano piano.


05 June 2023

A lot of trial and a bit of luck

 A weird season.

May has delivered more waves than Feb/March, which is supposed to be the best part of the year, and that's when the pros come for their competitions.

So I've been fairly constant driving down the coast, but I got a never ending series of grey, windy days, too small or to big waves and little joy.

Until mid May, when, with a bit of time off, I could get 2 glorious, sunny days, with a good, small, consistent swell. I had the time to try many times the cutback to set up a proper nose riding.

While walking on the board ceased to be an issue some times ago, getting the time and the position right is another story.

Sometimes you are turning too much. sometimes you slow down too much, sometimes you rush too much..

But I'm happy about my brain putting together the clues and having a certain amount of understanding of the steps needed for a proper nose riding.

I'm also proud of myself because for the last couple of years I've been surfing always alone. Some of my friends gave up, some when interstate, some added a sail to the fun. So, I never exchange ideas on what's happening. It's always me and myself, looking at YouTube, looking at other surfers, and trying to make sense of it.

Also, a bit of happiness comes from the picture below. That's me, standing up on the nose. It's real. :) 



The days I love - Click to enlarge


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Mesi strani.

Ha fatto piu' onde a maggio che a febbraio/marzo, storicamente il momento migliore per questa costa, ed anche il periodo delle gare internazionali.

In ogni caso sono riuscito ad essere relativamente costante con le mie trasferte, anche se per la maggior parte non esaltanti, e piagate da vento, nuvole e pioggia. Grazie pero' ad un po' di ferie, ho beccato almeno 2 giornate infrasettimanali gloriose, per tempo atmoferico e onde (piccole, belle, costanti, tante).

Il mio lentissimo progresso ha dunque -e finalmente- ringraziato, potendo provare sotto al sole autunnale il segreto del nose riding.

Camminare sulla tavola non e' piu' un problema. Nei giorni buoni sono in grado di manovrare e fare avanti ed indietro in scioltezza, alternando entramebe le direzioni sulla stessa onda. Il segreto sta invece nel posizionarsi la' dove serve per poter stare veramente sul muso. Significa quansi sempre fare un cutback per aspettare il picco dell'onda e' mettere la tavola nel punto critico. Ma poiche' ogni onda e' diversa, il momento il cui rimandi la tavola sulla parete, avendo perso velocita', e' molto critico. Alle volte giri troppo, alle volte sbagli i tempi, alle volte devi correre in avanti... Son pero' felice di aver potuto provare decine di volte e di aver interiorizzato almeno la serie di steps da fare in determinate occasioni.

Mi muovo sempre in una realta' in cui passo da quasi competente a Fantozzi in un battito di ciglia. Ma ecco, nel momento giusto, non me la cavo male.

Questi ultimi progressi accadono poi in un periodo, ormai gia' prolungato, in cui in acqua surfo da solo. C'e' chi ha rinunciato, chi si e' traferito altrove, chi ha cambiato sport aggiungendo la vela... Non ho dunque mai modo di scambiare idee e valutazioni, e soprattutto ricevere consigli da qualcuno che mi vede e capisce. I video su youtube e la gente intorno a me in acqua sono l'unico mezzo che ho per mettere insieme i pezzi del puzzle, nella mia testa, in silenzio, per cosi' dire.

E' comunque accaduto un piccolo miracolo: una mia immagine, fatta col cellulare, mentre sono sulla punta, nose riding. Not bad!


27 February 2023

Fins

2023 started with a good swell that I missed while traveling elsewhere. Then the ocean provided weak waves up until this mid Feb, when cyclone Gabrielle delivered powerful conditions.

I booked, unknowingly, a couple of nights in Noosa, and I found myself in the best and safest spot for the occasion. With a 1000 more surfers!

Off course catching waves has been quite difficult most of the time spent there, but there has been an interesting development for me, nevertheless.

In fact I tried a very lively single fin on my noserider, instead of the classic hatchet fin that I have on that board. Oh boy, the board's behavior and feeling changed completely!

I would dare to say that fins have more influence on the board's behavior than the shape of the board itself!

Ice on the cake, on the last day, a small wave day, I managed to get plenty of practice and I really felt progressing, and joy.

I wish I could watch myself but it's not possible. I'll try to get filmed in the coming months. I think I need to see where am I at.





Il 2023 e' iniziato che mi son perso delle belle onde mentre ero in trasferta e poi e' stato un po' sul moscio tutto il tempo.

Tranne 2 settimane fa in cui il ciclone Grabrielle ha spedito vagonate di onde incazzose sulla costa. Ed io avevo gia' prenotato -per caso- un lungo weekend a Noosa, il posto migliore -e sicuro- per surfare queste mareggiate.

Ovviamente il luogo e' stato preso d'assalto da tutto il popolo surfista ed io mi son ritrovato in mezzo ad una folla enorme di gente tra l'altro bravissima.

Ma, a parte la difficolta' di prendere un'onda tutta per me, c'e' stato uno sviluppo interessante.

Ho infatti provato a mettere la pinnona che mi piace tanto, agile e arzilla, sul tavolone da nose riding che mi son portato dietro per l'occasione, sostituendo l'altra pinnona di solito consigliata appunto per il nose riding, che blocca/stabilizza e rallenta la tavola.

Non sapevo cosa aspettarmi, ma ho appena scoperto che la differenza di comportamento cosi' marcata tra le due tavole era dovuta per molta parte alla pinna! 

Il tavolone e' diventato vivo e mi sono divertito molto piu' di prima. 

La differenza e' tale che mi sembra di poter dire che la pinna influisce la dinamica piu' che la tavola stessa. Un punto su cui ragionare ulteriormente.

In ogni caso a Noosa ho poi trovato il mio momento felice e mi son divertito parecchio.

Vorrei potermi rivedere perche' credo che nelle giuste condizioni possa sfornare qualcosa di carino.

Vediamo se nei prossimi mesi riusciro' ad essere immortalato... 

17 February 2023

I'm on the telly!

 I feature in a drone video shot in Noosa!

Obviously, I don't surf in it. I'm just one in the crowd 🤦‍♂️🤦‍♂️😄

So sad..

Here's the video.






21 December 2022

The Dickhead

Summer. Sunday morning. School holidays. 6 days to Christmas. 

Beaches are packet. The water is beautiful and hundreds of people float on all sort of surfboard waiting for waves.

The surf is small and lazy, with the odd shoulder-high set every now and then.

People are relaxed. They chat in little groups. Two, three or four surfers paddle for each wave. Most of the time they can't catch them, someone falls, and rarely 2 persons share one wave with no drama.

All is good, a nice morning of fun on a busy summer day is unfolding.

Until the dickhead arrives.

I first hear him (because of course is a guy) shouting while surfing. We are 4 on a wave and I'm counting on the others to just fall off. But someone is shouting. It's not even the classic Australian "oi", so I'm not even sure of what's happening but whatever, I bail and go about my business.

Some time later a couple of nice waves arrive. I catch one and when I start to paddle back I see one guy and a girl on the next one. The guy has priority, but the girl is 5m far from him and a section is closing the guy's path. I can tell from his posture that he's not good and he won't be able to surf arond the white water. Nevertheless, he has been screaming something all the while. Instead of surfing, he's just hanging on the wave and screaming to others. The scene is pathetic.

The girl bail and he fall off 2 seconds later, as predicted.

I can't believe it.

I watch him paddling back and he has the arrogance to lecture the girl, who, by the way, is a better surfer. They argue a bit. The girl moves away from him while he then makes further comments to his mate. 

At this point, I'm a couple of meters from him and he cross eyes with me. I'm disgusted and I can't resist.

So I tell him: "What are you doing? Don't shout at people. It's a busy day and you are the only one shouting. Stop that".

"Yes, but that was my wave man. People have to learn" (or something like that) he replies.

"Man, look around. We are 200 people here. It's Sunday morning, it's busy, people are having fun, nobody is arguing with anyone, and you are the one shouting for these silly little wave. Just stop it."

"Yea, I know, it's busy, but when you paddle first and you see the others going for your wave... "

At this point a wave is coming and he has the chance to cut short the exchange.

He goes and I stay there. I look at the girl who is looking at me. She's a bit far so I can't talk to her, but I hope she knows I'm on her side.

After that the guy goes further out and I can see him sitting and staring at his board for a while. For the next 30 mins I don't see him catching waves and I'd like to think he's reviewing his behavior.

There's a small chance that I ruined his day. And if that's the case, then I'm happy.


(Btw, before all of this a beautiful girl looked at me and said: "that was a nice one" smiling. Now, it's easy to appear good if everyone is at beginner level, but what can I say: she made my day!)


Random pic from the web


Estate. Domenica mattina. Vacanze scolastiche. 6 giorni al natale.

Le spiaggie sono piene. L'acqua e' calda e trasparente e centinaia di persone galleggiano su ogni tipo di tavola aspettando le onde.

Le onde sono piccole e solo ogni tanto ne arrivano alcune ad altezza spalla.

La gente e' rilassata. Parla in piccoli gruppi. E quando arriva qualcosa almeno 3, 4 o 5 persone partono contemporaneamente. La maggior parte non riesce neanche a prenderle, molti cadono, e dopo pochi secondi solo uno o due persone stanno effettivamente surfando. Ma non c'e' tensione.

E' una bella giornata e' sembrano tutti rilassati.

Finche' arriva la testa di cazzo.

Lo sento (perche' ovviamente e' un maschio) mentre sono su un onda con altre persone alla mia destra e sinistra. Sto aspettando che cadano ma qualcuno urla qualcosa. Non e' neanche il classico "oi" australiano che ho imparato ad interpretare chiaramente.

Nel dubbio mi fermo e mi allontano per prendere la prossima onda.

Solo qualche tempo dopo, dopo averne preso una, mi giro e vedo sulla successiva un uomo ed una ragazza. Lui ha la precedenza, ma lei e' lontana e l'onda si sta chiudendo nel mezzo, interropendo la corsa dell'uomo. Cio nonostante lui urla come un cretino che vuole strada. Invece di surfare, e' tutto storto per non cadere e pensa alla ragazza piu' avanti.

Lei si ferma, ma l'onda si chiude e lui non e' ovviamente in grado di surfare oltre la schiuma per recuperare la parete dove avrebbe potuto esserci la ragazza. La scena e' patetica, ma non e' finita.

Mentre entrambi remano via lui ha il coraggio di farle la ramanzina, e lei ovviamente lo sfancula molto presto.

Lui scambia due parole con un amico e si capisce dall'atteggiamento che pensa di essere la ad educare tutti.

Io che ho guardato tutta la scena mi ritrovo a due passi da questo coglione e incrociamo lo sguardo. Lui ha il sorriso e scuote la testa. Ed io allora non resisto.

Gli dico: "Ma che stai facendo? Non urlare contro le pesone. Siamo in 300 e tu sei l'unico che urla e si lamenta. Falla finita."

"Si ma quella era la mia onda amico. La gente deve imparare" mi risponde. O qualcosa del genere.

Io insisto, educatamente:

"Guardati intorno. E' domenica. Siamo in 300. La gente si sta divertendo, nessuno si lamenta, e tu urli per una ondina da due soldi. Lascia perdere."

Lui insiste:

"Si, vabbe', condividiamo, ma se parto prima e quelli mi vedono e vanno lo stesso.."  

In quel momento arriva un altro set di onde decenti e ne aprofitta per allontanarsi.

Io non mi muovo. Incrocio lo sguardo col la ragazza, che e' lontana, e spero che abbia intuito il nostro scambio.

Dopodiche' il tipo ripassa remando e si allontana via, piu' avanti possibile. In teoria prima di tutti, in pole position, ma anche in una posizione in cui oggi e' raro arrivi qualcosa per il fondale cosi' profondo.

Lo vedo sostanzialmente fermo e per almeno 30 minuti, e sinche' vado via, non combina piu' niente.

C'e' una piccola possibilita' che stia ripensando al nostro scambio ed alla figura da idiota che ha fatto. C'e' una piccola possibilita' che io gli abbia rovinato la giornata. 

E ne sono contento.

15 December 2022

Goodbye 2022

 And 2022 is closing to an end.

The third year in a row where I surfed less than I could, due to the pandemic, flooding, extreme weather, travels, social commitments, pain, tiredness, covid and whatever.

It's a pity because I'm at a level where things are getting interesting.

I have a last shot at surfing for this year, then a little trip and 2023 will be already here.

let's hope it will be a good one, this time.




Va a concludersi un altro anno travagliato.

Il terzo di fila in cui il numero delle sessioni in acqua e' stato molto al di sotto del potenziale. Pandemia, alluvioni, restrizioni, uragani, impegni, viaggi, stanchezza, acciacchi, covid e chi piu' ne ha piu' ne metta. 

Un rammarico perche' credo di essere arrivato ad un livello interessante.

Mi aspetta una ultima sessione con la folla estiva, poi un viaggietto a vedere nuovi orizzonti e sara' gia'2023.

Spero sia un buon anno.


14 October 2022

That was't too bad, mate!

The local guy on a longboard told me yesterday in Noosa.

And I took it as a compliment.

I just had one of those rare days when you get a lots of waves and everything goes smooth, you don't make mistakes and have a lot of fun.

Best part was using the new, stiff longboard and proving myself correct.

With the right wave the board take off with minimum effort and it very stable when nose-riding.

Also, I managed to walk to and stay on the nose with both feet, and at the steepest point of the breaking wave.

I could test the new board -and fin- properly, felt how it turns, how it behaved.

That sentence in the title it's a very welcomed testimony of my progress.

So stoked!



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Quella non era male amico!

Mi ha detto un tipo sul longboard in acqua a Noosa. Ed e' stato un bel complimento.

Ho appena avuto una di quelle giornate incredibili, con le stelle allineate in mio favore. Sono andato a Noosa ed ho surfato belle onde in quantita', senza dover stressarmi con la folla, senza fare errori da principiante, senza essere in difficolta' per via della tavola e pinna nuova. Un miracolo!

La cosa piu' bella, oltre che prendere onde di per se, e ' stato che ci avevo visto giusto. In merito ad usare un nose-rider. La tavola, sulle onde giuste, parte con pochissima spinta. Ed e' incollata all'acqua, stabilissima. Ho avuto tutto il tempo di fare e provare cose.

Sono partito su muretti ripidi, ho manovrato su e giu', ho camminato proprio sul picco dell'onda ed ho avuto modo di mettere entrambi i piedi sul muso. 

A questo proposito, ho incrociato in acqua Kirra Molnar, campionessa di longboard locale, alla quale devo ammettere ho fatto una droppata. Ma era 20 metri lontana da me e la sezione di onda tra di noi si stava rompendo, ponendo lei nello schiumone e me sul picco. Ecco, in quel frangente ho fatto due passi incrociati e messo entrambi i piedi sul muso. Un attimo dopo l'onda si e' chiusa tutta e mi sono lasciato cadere in aqua. E ho sentito Kirra dirmi in allegria: "almost on the nose!", quasi sul muso! Mi son girato ed era a pochi metri da me. Evidentemente aveva provato ad andare oltre lo schiumone, senza successo, e mi era arrivata vicino. Ma era di buon umore ed anzi il suo era un incoraggiamento. "I'm getting there", ci sto arrivando, ho risposto sorridendo e remando vicino a lei. Il secondo commento positivo delle mia giornata! 

Poi ci ho ripensato e mi son chiesto: come almost? Avevo entrambi i piedi a pochi centrimentri dal bordo! Piu' di cosi?! :)

Sto ancora godendo.  



04 October 2022

New toy!

I did it.

After hours spent reading the web, and a long chat with the guy at the shop, I came out with a new, noserider board, completed with a new pivot single fin.

And I tested it.

Unfortunately the waves were small and the tide rising, so conditions were not great. Basically waves were disappearing!

Anyhow, these are my first impressions:

-The board catch wave easily. I think easier than my other board. I'll have to confirm another time as the waves were really hard to catch this time! 

-The board with that fin is really slow to turn. Feels heavy and slow. Not in a negative way, just different. And I can see how the classic 60s style cutback makes sense with this setting. I'll have to learn it.   

-The board is sooo steady while I walk on it! So easy!

So, now, it's a matter of learning some new dynamic. It's tricky because I love the arches I make with the other board, and I will have to give them up to concentrate on the new stuff.

But at the same time I know that if I get into the right spot, I can noseride on a new standard.

Interesting things ahead. Let's hope spring time will be a welcoming season.  






Non ho resistito.

Dopo ore passate sul web ad una lunga chiacchiera al negozio, ho ceduto e comprato a buon prezzo un longboard dedicato al nose riding, completo di nuova pinna apposita.

E l'ho usato. Le onde non erano quello che mi aspettavo e la marea in salita ha complicato le cose.

Comunque al momento posso affermare questo:

- La tavola parte facilmente. Mi e' sembrato piu' facilmente di quella che utilizzo di solito, ma devo confermare.

- La tavola con relativa pinna e' lentissima da girare. Sembra pesabte e lenta. Non in modo negativo, ma semplicemente diverso. E ha ancora piu' senso il cutback tipico degli anni 60, quella manovra che e' piu' uno stallo che una virata, una chicane, a cui dovro' dedicare del tempo.

- La tavola rimane immobile mentre ci cammino sopra. Piantata dentro l'acqua. Facilissima.    

Ora, come ogni cambio, succede che con questa tavola e questa pinna rinuncio alla manegevolezza e a quello che in linea di massima mi piace di piu' fare, e mi metto nella condizione di dover imparare una dinamica un po' diversa. Potrebbe risultare frustrante in certi frangenti. Ma ho voluto la bicicletta..

In ogni caso non vedo l'ora di avere una buona occasione per starci sul naso. Penso di poter far bene.

Spero che la primavera non sia avara come al solito.



28 September 2022

I've been thinking..

 For some time now I have been thinking that the logs I see in the hands of better-than-me-surfers have something to do with the way they catch waves and they built and hold the nose-riding moments. A certain dynamic that does not really happen in my surfing but it's not completely due to my lack of abilities.

And I think so because when I moved from the performer to the SeaPlane, I clearly felt the different needs of the two boards. Surfing mostly small waves I could appreciate the weight of the new board, its inertia, the glide, the stability. While the other one (Brett White model 9.1) needs steep and fast walls to come alive, this one is more in tune with the needs of the water. It's happy to go trimming, to go with the flow. And I felt it immediately and I modified my style, or dynamics.

Truth is the performer has been a sort of known mistake. It's like having a sport car to buy grocery in the city. But it helped me nevertheless. It taught me how to go on those fast walls and how to enjoy them.

The SeaPlane 9.1 by Beau Young instead is a modern noserider, not extreme, and with the single fin configuration it taught me how to be more in tune with the water, how to wait for the moment. I think I reached a good level of understanding and interpretations, in the realm of later in life beginners/recreational surfers, of course.

Now I'm close to definitely unlock the nose riding level. Walking it's not a problem and I know what I need. I do it, but something is missing. What I'm missing is the ability to built the moment in my favor, and also the willingness to use those moments to walk on the board rather than to draw arcs in the water, something that the current board and I love.

And I'm back to where I started.

I believe that if I was to use a proper noserider board, this would push me further in that direction. I've been observing those guys and I think the board has something to do with the dynamic they produce on the water. The pop-up and the set-up and the execution. 

Just like I felt the needs of the other boards, I believe I can feel and adapt to a new one.

And I say so also based on a session in Sardinia were I could test one of those boards. Unfortunately waves were very small, so I have no idea what would that be like on a steep wall, but I could recognize the dynamic at the pop-up, and also the almost absence of need for paddling.

Now the seed of doubt has been definitely planted.

I think I'm going to buy a new surfboard. That's it. That's all I wanted to say, really!   



The board on the left is the offender here!
Click to enlarge


Era da tempo che osservando i surfisti piu' bravi, ho pensato che le loro tavole centrassero con una certa dinamica del pop-up e del nose-riding che non mi e' molto familiare. Questo a prescindere dalle mie capacita'.

Lo dico, e lo penso, per via del fatto che quando son passato dalla performer alla SeaPlane, ho sentito chiaramente la tavola stessa chiedermi di affrontare le solite onde in modo diverso. Surfando generalmente onde medio piccole, la Seaplane mi ha regalato piu' divertimento per via del peso, dell'inerzia, della planata, della stabilita' nel camminarci sopra. Invece di voler esser mandata sempre su e giu', la Seaplane era contenta anche solo di trimmare ed assecondare di piu' la volonta' dell'onda.

In realta' era stato un semi errore comprare la performer (Brett White Model 9.1). Ovviemente era, ed e', come avere una macchina sportiva per fare la spesa a Milano. Eppure l'errore, avendo intorno a me onde che facilmente si incattiviscono, e' stato comunque utile per progredire "in parete", come dicono in Italia.  

Con la Seaplane invece, specie poi in assetto single fin, mi sembra di aver raggiunto una buona percezione della volonta' dell'acqua. Un buon livello di interpretazione direi. Questo sempre nell'ambito dell' "universo dei surfisti ricreativi che hanno una certa eta' e non avevano fatto niente del genere da ragazzi". 

Ora sono vicino a sbloccare il livello "noseriding". 

Camminare non e' piu' un problema. Il problema e' crearmi l'occasione per farlo come san fare gli altri, e poi, quando capita, scegliere di utilizzare quel frangente per farlo, invece di divertirmi a disegnare archi, cosa che amo. Spesso mi sembra una rinuncia.

E torno a bomba.

Ritengo che le tavole piu' classiche e con meno rocker che vedo agli altri consentano una partenza anticipata rispetto a quanto sono abituato, ed ovviamente una predisposizione maggiore al noseriding. E sospetto, forse ingenuamente, che utilizzarle mi possa spingere un poco piu' avanti, come han fatto le altre tavole a modo loro.

Questa quasi convinione deriva anche dal fatto che in Sardegna ho avuto modo di provarne una molto piatta che quasi non necessitava di spinta in partenza. Purtroppo le onde del giorno erano minuscole e non ho potuto capire come si sarebbe comportata su un bel muretto.

Tuttavia la pulce e' nell'orecchio, ha messu su la tenda, preparato la cena, e non ha nessuna intenzione di andare via.   

Temo che un acquisto sia inevitabile! 

21 September 2022

In Sardinia

Sardinia is one of the best place for surfing in the Mediterranean Sea. 

But the Med is small and so the waves come only after a storm nearby, and the right window of time for a good session is generally short. Also, storms or bad weather happen during the cold moths, or at least not in Summer. So, let's say it's complicated.

I visited this ancient island in August, after a long time of  pandemic and all. And I have been lucky enough to score little wind-powered summer-y waves in 2 occasions.

The commitments surrounding an Italian family post-pandemic get-together are many and strenuous, and I'm yet to visit some surf spot along the west coast that require time and freedom. So my mind still wonder about those waves. Maybe one day, in the right season it will happen.

Anyhow, a dear person was kind enough to test his drone skills with me in the water.

The location was -and always is- amazing. The day was just doable but being alone it's a novelty. For a moment I thought of sharks, then I told myself "no, this is the friendly Med!"

Later, I also got a left just over a meter near the rocks which had the appearance of a challenging drop (and not more else), but it turned out to be mellow and fun.

I also got the chance to get wet together with Vincenzo Ganadu, who let me try a great board.. that made me think of new buying! 

Good memories. :)



A beautiful shot but a weak wave..


Ho visitato l'isola in agosto, sperando che i primi temporali di fine estate facilitassero la raccola di qualche onda.

Ma ci ha pero' pensato il maestrale a darmi speranza, creando una mareggiata che si 'e risolta molto in fretta, ma che mi ha regalato un assaggio di onde. 

Ovviamente gli impegni di una rimpartiata post pandemica sull'isola sono stati tanti e stancanti, e dunque non ho potuto ancora andare a vedere degli spot che mi incuriosiscono. La voglia di misurarmi con alcune onde o condizioni isolane rimane insaziata. Ma non mi cruccio.

Piuttosto devo ringraziare "a mio cuggino" che ha colto l'occasione per fare pratica col drone.

Il giorno a centro baia era appena fattibile ed ero completamente solo. Strana sensazione che mi ha fatto erroneamente temere per gli squali!

Mi sono poi spostato vicino alle rocce dove una sinistra sul metrino o poco piu' sembrava esser seria. Si e' poi rivelata molto facile da prendere e generalmente troppo breve per me che con un long affittato ed orribile ero impacciato.

Dopo qualche giorno ho poi ripetuto in compagnia dell'artista ed amico Vincezo Ganadu che per l'occasione mi ha fatto provare una bella tavola che mi ha dato da pensare. (nuovi acquisti in vista?)

Belle giornate e bei ricordi. :)     


   



17 June 2022

Rising tide

I'm kind of ready to get back in the water.

Not fit, but in the right set of mind and spirit.

While I'm waiting, I'll post this little video of the tide rising, last week in Gold Coast.

If you pay attention, most of the time you'll see beauty. 


Go full screen ↗


Finalmente mi sembra che ci sono. 

Non sono nella giusta forma, ma ho la voglia e lo spirito di tornare in acqua. Spero in questo weekend.

E mentre aspetto, metto questo piccolo video in cui la marea in salita conquista piano piano un pezzetto di spiaggia.

Se ti dedichi ad osservare il mondo intorno a te, troverai sempre qualcosa di bello da ricordare. 

06 May 2022

Not surfing

I’m sorry I’ve been away but things got in the way and I haven’t been surfing. Flood, work arrangements, friends like refugees, covid disease and stuff are fucking up my passion.

 It has been extremely frustrating and still is. I don’t want to spend time now complaining like a child so I’ll just stop here and wait for a better moment. 


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Mi dispiace esser stato via per cosi’ tanto ma una serie di cose si sono messe in mezzo tra me ed il surf: una alluvione, amici come riugiati, lavoro in remoto con tante variazioni, covid che aumenta, poi diminuisce, poi mi contagia, malessere, mareggiate, strade interrotte e cosi’ via. 

Ma non vorrei stare qua a piagnucolare quando nel mondo succedono cose piu’ gravi. Ed allora mi zittisco in attesa di ritrovare la forma, la mia routine, e le onde. 


27 January 2022

The Breach

Cyclone Seth left its mark on the coast just north of Brisbane.

The sea town of Caloundra sits on a rocky headland nearby a complex waterway system and the northernmost tip of Bribie Island. Here Bribie Island is a dozen meters wide and some km long. 

The tides are always very strong and the sand banks at the mouth of the river (if you can call it a river) are always shifting (and surfing there is always a pain for a reason or another).

The force of the storm combined with the king tide made a breach along the skinny finger of the island creating another mouth hundreds of meters wide.


The authorities said they are not going to do anything about it because it’s a natural event (and there’s no business involved, I would add).

But the community is excited. Beside the opportunity to witnessing such great and yet unharmful event, there’s a lot of speculation for what lies ahead.

In fact, there’s some suggestion that the new flow of water will progressively favour the new mouth, filling up the old one with sand. This event would give Caloundra access to the old tip of the island by foot, creating a new beautiful, amazing, long beach. And that’s not all, of course. 


Without the river, new more stable waves could be born on the current surf spot, while new left and right could form beside the new spit.

It’s impossible to predict but there’s a lot of excitement, curiosity, expectation in the community.




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 Durante il passaggio del ciclone Seth e' successo un piccolo grande evento marino, a nord di Brisbane.

In prossimita' di una localita' chiamata Caloundra esiste una lingua di terra larga pochi metri, ma lunga chilometri, che altro non e' che la punta estrema di una isola di sabbia, l'ennesima di questa zona, chiamata Bribie. Bribie Island contribuisce a creare uno dei tanti ipercomplessi sistemi costali di questa regione, dove fiume e mare si incontrano, si mischiano e creano estuari di sabbia, mangrovie, forti correnti, squali e paesaggi incantati.

La furia scatenata di Seth, in concomitanza con le maree particolarmente alte di questo periodo, ha fatto si che la lingua di sabbia e mangrovie ed altri arbusti abbia ceduto nel suo punto piu' sottile, creando una breccia.

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E' famoso il racconto secondo il quale la stessa cosa accadde piu' di un secolo fa a Stradbroke Island, poi divisa in part nord e parte sud. Ma come al solito vedere un evento del genere davanti ai propri occhi e' tutta un'altra storia.

La braccia attuale e' larga diverse centinaia di metri e gli esperti affermano che il "danno" sia irreparabile. Tuttavia, per via della natura dell'evento, non c'e' nessuna preoccupazione o intenzione di far qualcosa in merito, dato che si tratta della normale evoluzione della costa (e dato che non ci sono strutture umane coinvolte, aggiungo io).

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Tuttavia la comunita' locale osserva con gran curiosita' e trapidazione.

Infatti le fortissime maree e correnti oceaniche che modellano incessantemente questi sistemi marini, porteranno sicuramente ultieriori novita'. La nuova breccia cambia infatti completamente la fluidodinamica del posto e qualcuno si aspetta che diventi la "foce" preferita dalle maree. Mentre la rimanente parte nord di Bribie, e la relativa vecchia "foce", possano essere riempite di sabbia, donando alla comunita' di Caloundra una "spiaggia aggiuntiva" di cui godere.


Clicca per ingrandire

Per non parlare delle onde.

Surfare in quella foce e' sempre stata una opzione per disperati in giornate primaverili con il costante vento da nord. La corrente del fiume e' sempre tale che o si viene risucchiati dentro o portati fuori, rendendo impossibile riposarsi anche soli 30 secondi. I banchi di sabbia cambiano continuamente ed al contenpo le onde oceaniche si formano sopra un fiume in movimento creando una dimanica difficile da gestire che non ho ancora capito del tutto ma che so di odiare.

I locali ovviamente affermano che se non piace a noi pendolari non siamo tenuti ad andarci.

Ma a parte questo, se nei prossimi anni l'attuale foce si riempisse di sabbia potrebbero nascere nuove e migliori onde, non soggette alla forza del fiume. Per non parlare della nuova breccia che potrebbe creare onde surfabili sia alla sua destra che a sinistra. 

Insomma c'e' gia' grande attesa per il futuro di Caloundra e per le sue onde.




10 January 2022

Cyclone Cody?

 Another cyclone is swirling around Fiji.

The second one in the first 15 days of 2022! It sounds like a record.

Will I be able to harvest its energy?

Good question.

Covid is making things complicated again.






Un nuovo ciclone si e' formato dalle parti delle Fiji.

2 in 15 giorni e' un record, per quanto mi riguarda!

Riusciro' a raccogliere qualcosa della sua energia?

Il Covid sta di nuovo complicando le cose.

04 January 2022

2022 starts with a bang! Cyclone Seth was here

 The festivities have been crazy.

Instead of being melting hot, the last 2 weeks have been cooler than every December I have ever saw in Queensland. It rained like hell, and the ocean has been flat. 

Flat up until last week, when the tropical cyclone Seth formed up in front of our coast and sent huge waves this direction. 

With these conditions Noosa, as always, was the only place for most surfers to enter the water safely.

Now, add the fact that Noosa in summer is always packed, really packed, that the pandemic made all QLD resident book their vacation in QLD, and then half Australia came up here as well, and you’ll get to a stand-still traffic situation that blocked Noosa for hours for several days in a row. Then also add the fact that in the water there were reaaally good surfers, but also 2 hundred more.

Mix it up, shake it, and you get the best receipt to make me stay home and give up my chances (0.001%) to score some waves.

I’ve managed to surf a bit before the cyclone, but nothing else.

I really hope to get some waves next weekend, after everyone else has been satisfied by the cyclone. 


Enjoy these videos - Noosa - Point Cartwright - Kirra:






Periodo pazzo.

Di solito da queste parti ci si squaglia a Natale, ma quest'anno e' stato ventoso, fresco, piovoso, grigio e il mare piatto.

Sino alla settimana scorsa, quando all'improvviso si e' formato il ciclone tropicale Seth proprio davanti alla costa ed ha sparato onde notevoli sulla costa (facendo anche danni).

Quando si incazza cosi' Noosa e' uno dei pochi posti in cui la gente normale puo' pensare di surfare. Ed e' dove anche io sarei andato e sono sempre andato in passato. Ma quest'anno si e' avuta una combinazione micidiale di vacanza natalizie, queenslanders che sono rimasti in Queensland per via della pandemia, australiani del sud che son venuti lo stesso, e Noosa che e' sempre piena anche in fredde giornate invernali, figurati cosi'. 

Risultato: strade bloccate tutti i giorni per diverse ore, 300mila surfisti in acqua, impossibile pensare di far qualcosa.  

E cosi' son rimasto a guardare. Ho rinunciato.

Ero riuscito a far qualcosa giusto prima del ciclone, ed ora spero che tra qualche giorno, con gli altri sazi di onde, riesca a raccogliere qualche briciola.

Consolatevi con alcuni video dell'evento.




06 December 2021

The cloud wave

 I love this picture!

It's from the Swellnet website and it was taken by Pamela Farrington somewhere around Melbourne.

What a vision!



By Pamela Farrington


Bellissima questa foto!

L'ho presa dal sito Swellnet e l'ha scattata tale Pamela Farrington, da qualche parte a Melbourne.

E' un'onda novolosa di dimensioni stratosferiche!


29 November 2021

She made my day!

I got a small, steep wave. After some hesitancy I made a step forward. I was high up and close to the lip forming a tiny tube. After a moment I made another step and was on the nose. Nose riding, properly. It must have lasted a second or two, then something changed, reaching a close-out/end of the ride moment, and I was eager to jump out and away from the board, and so I did.

I came up cursing for not having more time. There was a girl just there paddling past. She smiled at me and said: "that was a nice nose-riding there", "too short!" I replied still climbing back on the board. "It was cool" she said again, or something similar. "Thanks" I said, embarrassed. 

And as her words sunk in, I became proud of my progress. I felt joy.

So it's not just my imagination. I'm actually doing something people can recognize. I'm actually surfing. I told myself.

The day didn't start great. The forecast was poor. It was grey, windy and cool. I went down the coast for pure desperation. Waves were small. I got a good number of waves but I couldn't find the right one, all of them ending too soon with a stupid close-out. Other times being stopped by the offshore wind. 

After one hour I gave-up being around the top of the line-up (due to the conditions it was a very calm, not high-skilled line-up) and moved to a mid point where sometimes, with the right wave angle, you could get a more decent ride.

And that's where I was able to do a few things. Most notably doing a couple of proper, real nose-riding moves that I think are already milestones of my surfing journey. And that's when that girl told me I did good, and then another smiling woman said something positive about a another fast, steep wave that I got a moment before.

I was smiling from hear to hear and I'm still smiling inside.



Those little bastards


Ho preso un'onda medio piccola ma ripida. Dopo un momento di esitazione ho deciso che dovevo camminarci, nonostante il dirupo. Ero sulla cima, dove l'acqua veniva catapultata in avanti a formare un piccolo tubo. La tavola stabile. Non potevo accontentarmi ed ho fatto ancora un'altro passo, ponendo entrambi i piedi proprio sul naso. Un secondo, forse due, poi l'onda e' andata a chiudersi e mi son buttato di lato, per non ruzzolare con la tavola. 

Sono riemerso maledicendo il poco tempo avuto in quel momento magico, proprio mentre una ragazza passava remando. Mi ha guardato sorridendo e mi ha detto qualcosa del tipo "Carino quel nose-riding". "Troppo breve!" ho risposto. "No, era bello" ha ribadito (o qualcosa di simile). "Grazie" le ho detto, imbarazzato.

E solo allora le sua parole hanno preso senso compiuto e mi hanno riempito di gioia.

Quindi non e' solo la mia immaginazione. Sto davvero facendo qualcosa che la gente riconosce. Sto surfando per davvero. Mi son detto.

E pensare che la giornata non prometteva niente di buono. Le previsioni erano insipide, era grigio, ventoso, fresco. Le onde piccole. Sono andato solo per disperazione. Ne ho preso un po' ma senza concludere niente. Finivano tutte troppo presto o il vento contrario mi frenava. 

Ho aspettato sul picco, con gli altri, che la marea scendesse un poco, sperando che il punto che piace a me iniziasse a funzionare. Ed alla fine mi ci sono messo, anche se le onde continuavano ad essere piccole e dispettose. 

Ma in ogni caso e' stato la che ho fatto alcune cose interessanti, tra cui soprattutto due nose-riding reali, evidentemente decenti, nel punto giusto, al momento giusto. So gia' che queste due onde passeranno per essere due pietre miliari del mio surfare. Ed 'e stato allora che quella ragazza mi ha rivolto la parola, e qualche tempo dopo un'altra donna mi ha sorriso dopo una cavalcata arrembante su un'altra onda recalcitrante.

Che succede oggi? Mi son chiesto, con un sorriso da orecchio ad orecchio. Davvero sto surfando bene? O sono loro ad essere piu' scarsi di me? 

Non lo so. So solo che sto ancora sorridendo. Dai!     


26 November 2021

Waiting

 This is officially another la Nina year.

They say summer should see plenty of waves and more than 50% chances of at least 4 cyclones forming somewhere out at sea. (and a lot of rain, off course)

At the moment 2021 has been very surf-poor for me and there's no sign of any change yet.

Surfing makes me always longing for the next wave, the next session, the next week, the next month, the next season. The next anything. It seems it's never now. Almost never. Always waiting.

Let's wait for the summer then, for a change.


Experts say..


Questa estate, che inizia a breve, e' stata dichiarata ufficialmente stagione di La Nina.

Gli esperti dicono che arriveranno onde in quantita' e pure cicloni tropicali. Piu' del  50% di probabilita' di averne almeno 4, di cicloni. E pioggia, tanta pioggia.

Sino ad ora il 2021 e' stato molto povero di onde, per me. E a parte quello che dicono gli esperti, non ci sono segni di cambiamento, al momento.

Surfare mi fa vivere in costante desiderio della prossima onda, della prossima sessione, della prossima settimana, del prossimo mese, della prossima stagione. E' sempre la prossima volta, praticamente, mai adesso. Quasi mai adesso. Sempre in attesa.

Ed allora aspettiamo questa estate e la profezia di onde. Aspettiamo, tanto per cambiare.



01 November 2021

10 years

10 years of surfing.

It sounds like a lot, but there’ a significant difference between the span of time in which I’ve tried to learn to surf and the time I spent learning to surf.

We have 54 weekend in a year. And that’s pretty much how many times I can surf in a year. But you have to take out the time when conditions or social commitments impede me from going. Then you have to take out the time when I had some injuries, when I was sick, when I travelled, when I went back to Italy, when I had surgery, when there was a lockdown and so on..
Basically, I fluctuate between a dozen and forty something attempts a year. 
And a local could do what I’ve done in 10 years in just 365 day, potentially. Then, we could argue that the time I spent in the water is not the time I’ve spent surfing. So, ten years, really it sounds like a lot but it isn’t much at all. 

As I wrote before, I started only because someone gave me a surfboard and my friends insisted that I should have tried it. 
It was October 2011, and only in December I got the first real rush of adrenalin from surfing. It was a tiny left and being in the sweet spot the surfboard appeared to be going forever. That’s when I really thought I wanted to do it again. At that stage I thought that with a bit of practice I could have been doing stuff like the others.  I didn’t know what I was in for: how long it takes and the constant promise -that become a spell- of being ‘almost there’.

Also, it changed the way I see the sea. 
Initially I didn’t get why my friends suggested a place instead of others. Everything was the same to my eyes. Then practice trained my brain and I started to see the structure, like Neo when he sees the Matrix. In my still limited experience, I can now see the effects of the wind, the tides, the rips, the refraction and the reflection. I understand what the others are doing, and I can tell why beginners can’t catch a wave of why the fall.

Sometimes I look at sea scape paintings and can tell if the author knew what he was depicting or if he was just going with imagination.

Also, when I go back to Sardinia, in summer, and see a flat, placid Mediterranean Sea, I struggle to enjoy it. It’s like being in a empty, abandoned Olympic Stadium, full of echoes of legendary performances, but inevitably sad and decadent. But I can’t tell my peers. I pretend it’s great.

At the beginning I recorded hours of footage with the GoPro. It was cool because I could see my pop-ups and stance. How I was evolving. But then I realized I needed to see myself from the beach to better related to others’ videos and progress from there. So I stopped using the GoPro and I kind of miss that. Sometimes when I look at the footage I relive the waves and the emotions and the stoke of the day, and it’s a pity that I don’t have that anymore.

My goal is to be like one of the many aussies in the water. Average, decent surfer that can have fun. I don't ask too much. I've been thinking I'm almost there for years. In fact, I'm almost there. I don't need much. Just to put together a few things. Almost there, believe me.





My first wave, my first day as surfer. October 2011




10 anni di surf.

Sembra tanto ma in realta' c'e' un abisso tra questo lasso di tempo, nel quale ho tantato di praticare il surf, e il tempo in cui ho praticato surf. 
In un anno ci sono 54 settimane. Dunque un anno di surf per me significa indicativamente 54 weekend in cui andare a provarci. Ma bisogna togliere tutte le volte che, per condizioni ambientali o impegni personali, non mi e' possibile farlo. Poi bisogna togliere le volte che ho avuto infortuni, le volte che mi sono ammalato, le volte che ho fatto viaggi senza surf, le volte che son tornato in Italia, quando son finito all'ospedale, i lockdown e cosi' via.
Insomma, le mie annate di surf si riducono, negli anni peggiori, ad una decina di tentativi, e nei migliori ad una quarantina all'anno.

Cio' significa che chi vive davanti alla spiaggia in 365 giorni potrebbe potenzialmente fare quello che io ho fatto in 10 anni. 
Ci sarebbe poi da calcorare quanto tempo -in acqua- abbia passato in piedi sopra la tavola e quando seduto ad aspettare, ma vabbe'. Ci siamo capiti.

Come scritto in precedenza, ho iniziato senza convinzione solo perche' avevo ereditato involontariamente una tavola sgangherata ed alcuni amici insistevano che dovevo provarci.
Era appunto ottobre e ricordo che il primo momento di vera gioia arrivo' solo a dicembre, quando su una sinistra minuscola trovai il punto magico e la tavola non si fermava piu'. Quello fu la vera prima volta in cui pensai che volevo assolutamente rifarlo.
Inoltre pensavo che con qualche ora di pratica avrei potuto fare cose, un po' come tutti quelli che vedevo intorno a me. Mai avrei pensato alla lentezza dei progressi ed alla sensazione infinita di esserci quasi che mi ha imprigionato sin dal giorno di quella sinistra.  

E' poi incredibile pensare a come inizialmente non vedevo il mare. 
Un amico "ci portava" nel posto giusto ed io entravo in acqua senza capire che differenza avrebbe fatto andare da un'altra parte.
Solo la pratica ha costriuto nella mia testa l'immagine del mare e delle sue onde, e come funzionano, e come cosa e' buono e cosa e' male. 
Ora vedo cosa succede, vedo l'effetto delle maree, del vento, vedo i rip, la difrazione, la rifrazione, capisco le manovre degli altri, quello che stanno cercando di fare, le anticipo nella mia testa, vedo perche' i beginners non riescono a prenderle, e perche' cadono.
Ovviamente la mia rimane una comprensione comunque limitata. Ma e' comunque bello "vedere". 
Ogni tanto mi scopro a leggere il mare nei quadri, e capisco immediatamente  se il pittore andava di fantasia o meno, e se anche lui vedesse affettivamente il mare nel modo giusto.

Ma poi, in proposito, c'e' anche il lato negativo. Quando rientro in Sardagna d'estate e son tutti innamorati di una mare immobile, con una battigia minuscola, senza maree significative, e senza una fauna visibile. Faccio finta di niete ma "bello" non e' piu' quello che penso. E come se fossi in un autodromo, o stadio olimpico abbandonato. C'e nell'aria l'eco di gesta leggendarie e la promessa di nuove, future, ma anche tanta desolazione al presente. Ma non posso dirlo.  

Per i primi anni sono andato in acqua quasi sempre con la GoPro ed ho filmato ore ed ore di cadute ed onde sprecate nei modi piu' diversi. Era utile vedere il pop-up e la mia postura, ma quando ho cominciato a sfruttare meglio le onde, mi sono accorto che avevo bisogno di vedermi da piu' lontano per capire meglio le dinamiche e paragonarmi alla gente filmata su Youtube. Ad un certo punto ho quindi lasciato perdere. 
Un po' mi dispiace perche' quando rivedo quei filmati mi tornano alla mente intere giornate, onde specifiche, e sensazioni varie che da diversi anni non registro piu'. 

Il mare mi ha insegnato qualcosa?
Non lo so. Forse che devo riuscire ad avere pazienza, a stare sereno. Non saprei. Forse sto imparando ad avere meno aspettative e godermi di piu' il momento. Forse. 
Il mio obiettivo, da anni, e' quello di poter far parte della media. Confondermi coi surfisti che mi circondano, come uno dei tanti. Capace di divertirsi.
Sono anni che penso che ci sono quasi. Ed infatti ci sono quasi. Mi mancano giusto alcune cosette. Ci sono quasi. Ancora un poco e ci sono.