31 May 2018

Wavepool near Brisbane

It seems Brisbane and the Gold Coast will have a wavefpool as well.
Unfortunately things are going very slow for this project.
C'mon, everybody, we don't have hundreds of years!

All the details here:
Webber wavepool




Sembra che anche Brisbane -e la Gold Cost- avra' la sua wavepool.
E' una buona notizia. Spero solo che si muovano a realizzarla. Qui si invecchia e non si puo' aspettare anni! :)
Dettagli qua.

22 May 2018

Having fun at the beach break

I never consider surfing at the beach breaks.
But when it's the only option..

Flat is never really flat :)








Normalmente i beach breaks non li considero neanche.
Ma quando i miei amati points sono piatti, allora ci si accontenta. :)

09 May 2018

Wave pools? Yes, at one condition..

I'm in favour of wave pools.

I don't get those who keep saying it's rubbish. I think most of those comments are just haters having fun, and the rest is people who argue about connection with the ocean and other fairy tales. They are the same surfers who won't ditch wax for alternative solutions because "waxing is part of surfing" (?), and so fuck the ocean.
Perfect reasoning.

One one side, I think that wave pools are a natural progression of the sport. It's just logic. And on the other hand, there's an element which for me is fundamental in the debate: wave pools introduce an environment where everybody is equal.
The great, real, fantastic, underestimate characteristic of surfing in a pool is that there's a virtual waiting line that surfers have to respect.
Everyone in the line has the same right to surf a great, perfect wave on his/her own term.
Do you understand what I'm saying?
It's the end of the rule of the jungle that manages the line-ups around the world, and the beginning of equality.
No bullies or dickheads could prevent any humble, Sunday surfer from surfing the best wave available. And have fun in safety.

Sometimes I wonder if this is the real reason why many surfers seem to be against wave pools: equality! Same waves, same number of waves, same waiting periods for all.

Now, the tragic thing is I just found out a new wave pool technology (by American Wave Machines) that makes all the usual marketing promises, with a very distinctive characteristic:
'PerfectSwell® runs with no lines, wave count limits, or rules other than traditional surf etiquette'.

I can't believe my eyes! Are this guys for real?
So, they will let overcrowd the pool and let the surfers to work it out for themselves!?
Do they really want someone to pay a ticket to watch the bullies surf?
No wave counts limits means exactly that if you fight your way through, you can catch whatever wave you want.

I'm speechless.
I think they are missing the exact reason why everyday surfers would pay for it: waves guaranteed for everyone.
Honestly, I can't believe this model would work.
Wave Pools are not a reality yet, and  surf-rage is already part of the game?
Seriously?

So, I'm in favour of wave pools, at one condition:
no bloody line-ups in them.


This pic belongs to AWM


Sono favorevole alle wave pools.

Personalmente non capisco quelli che si stracciano le vesti all'idea, e penso che molte argomentazioni contro siano fragili come l'argilla e comunque non sincere.
Ed in piu' tantissimi si appellano al contatto con la natura e altri concetti simili, quando quasi tutto cio' che queste persone fanno per surfare fa male all'oceano e all'ambiente: tavole, mute, leash, benzina, crema solare, cera.. tutto.

Al contrario, io sono pro piscine perche' penso che consentano di praticare il surf in sicurezza -per tutti-, e sopratutto hanno la reale possibilita' di annullare la legge del piu' forte che vige nelle line-up, introducendo invece il principio di eguaglianza che chiunque -nei paesi avanzati- si aspetterebbe in merito a qualsiasi attivita' sociale.
In una piscina ad onde ci si mette 'in fila' virtuale e tutti, potenzialmente, possono surfare le onde migliori possibili. Senza che nessuno abbia il potere di precludare la magia di un onda perfetta a chi surfa meno.
La piscina ti da accesso ad un'onda di qualita' da provare piu' e piu' volte in perfetta uguaglianza, come il migliore dei surfisti. Senza bulli, idioti e locals a fare proclami.

Questa e' la vera rivoluzione del surf in piscina: uguaglianza!
Questo e' il motivo per cui io pagherei serenamente un biglietto per farlo.

Ma mi arriva ora invece una doccia gelata. Scopro un dettaglio che mi fa subito cambiare idea e che spero non si avveri. Ovviamente si tratta di avidita' umana.

Spulciavo qua e la il sito dell'American Wave Machines, super pompato in questi giorni, dopo aver rubato la scena ai pro nella piscina di zio Kelly. Si prospettano nuovi orizzonti per le piscine ad onde: nuova tecnologia, onde migliori e traduardi piu' ambiziosi.
Ma scopro che promuovono una piscina ideale dove le onde -testuale- 'non avanzano in linee, non c'e' un limite per il singolo surfista, non ci sono regole se non quelle delle line-up'.

Ecco qua il vero disastro.
I businessmen americani hanno gia' trovato il modo per rovinare tutto.
Nessuna regola, nessun ordine stabilito nelle loro piscine. Nessun limite al singolo surfista.
Tutti dentro, e poi cazzi vostri se non riuscite a prendere un'onda per colpa del traffico. L'importante e' pagare.
Ma vi immaginate in un ambiente limitato come una piscina quanto piu' facilmente si possano scaldare gli animi?
Ma veramente questi vogliono ricreare anche il peggio del surf?
Come possono non capire che l'unico motivo per il quale qualcuno possa pagare un biglietto e' la certezza di surfare un tot di onde stabilito?

Le piscine ad onde rappresentano una opportunita' unica per molti, e sono ancora lontane nel tempo per quasi tutti, come miraggi.
Ma l'avidita' pare aver gia' cambiato i termini del gioco.

A queste condizioni allora dico no anche io.
Non per la perdita ipocrita del contatto con la natura, ma per la perdita di un'opportunita' di uguaglianza mai esistita nel surf.

Al line-up autogestito in piscina dico no. Neanche per sogno.
Non ha senso.