31 December 2020

Waiting for 2021

Near the end of 2020.

A stupid year that gave more waves than usual and during which I surfed way less than ever.

Since I started the year at the wavepool, the destiny had to find a way to slow me down, not wanting to risk me doing real progress. So, in this me-centric vision, the pandemic was made to stop me.

Yes, things were bad all over the world. Still are. So, let's just leave this year behind with the childish idea that from tomorrow morning everything will be alright. 
 

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 E volge dunque al termine questo anno disgraziato.

Un anno che mi ha pure preso per il culo dato che ha sfornato mesi di onde, si, ma in piena pandemia.

Avendo iniziato con una indigestione di surf alla wavepool, il destino ha pensato bene di fermarmi e trasformare il 2020 nell'anno in cui ho surfato di meno in assoluto. 

I progressi. I fantomatici progressi che credo di riuscire a fare continuano ad essere spalmati su tempi biblici, o ere geologiche. Avessi altri 40 anni di tentativi come Mose' in un deserto acquoso, forse riuscirei ad arrivare alla terra promessa di belle manovre e nose-riding stilosi.

Invece il surf prima mi esalta e poi mi deride, ricordandomi, specie in questo annus horribilis, quanto poco tempo si ha a disposizione. 

Venga dunque il 2021. Nella ingenua speranza che da domani mattina sia tutto meglio.

 

22 December 2020

The left!

 Got it!

 I went in the area with the idea of surfing on the north side and find a nice size and no wind. But the forecast was wrong, and the conditions were poor, wind affected. So, I just drove around with no expectations and finally saw the left point working!

I rushed to the water in fear of the coming tide and started to take the measures of the place. We were just a bunch of people there, while all the others were surfing the more famous beach break and the river mouth (which I can't stand it for it's stupid currents and disappointing rides).

I'm so used to go right back-hand that surfing left it's weird and it doesn't come as immediate as you would imagine.

Anyway, the place it's an actual Queensland point break. Nice, clean rolling wave, just small in comparison to the famous places. Ideal for fun longboarding.

Unfortunately, the bottom seems to be sort of deep water and while seemingly good waves crash on the rocks, it doesn’t take much for the tide to bury all the rest in too much water. The wait grew longer and longer, and I left the place in just over an hour.

 I guess overall it's a fun alternative for the locals, but not worth commuting for.

I'm happy I was finally able to try it and to snatch few rides out of a stupid wind-affected day.  



This was another day


Trovata!

Sono andato in zona a surfare sull'altro lato aspettandomi onde un po' grandi e qualcher ora di tregua dal vento.

Invece il vento era gia' forte e le onde pessime. Sono andato allora a dare uno sguardo alla sinistra, giusto per, e con mia grande sorpresa era li a srotolarsi vicino alle rocce.

Ho tentato di fare in fretta perche' sapevo che con le forti maree di questo periodo sarebbe bastato poco tempo perche' scomparisse sotto un metro d'acqua di troppo.

In acqua eravamo 7 (tutti gli altri a surfare la ben piu' nota spiaggia e foce del fiume, in balia del vento e della corrente bizzarra del fiume. Non sopporto quel posto.), poi una quindicina, poi nuovamente una manciata.

Ho fatto in tempo a prenderne alcune decenti, provando l'insolita -per me- esperienza di fare il pop-up e surfare sul lato 'dritto' per poi tornare indietro di spalle. Devo dire che l'onda ha qualita', si srotola abbastanza bene e presenta qualche sezione da interpretare dovuta ovviamente al fondale, roccioso. Un vero e proprio point break come gli altri piu' famosi, solo su piccola, piccola scala. Ed ovviamente prono a scomparire in fretta.

E cosi' e' stato. Le attese si sono subito allungate e dopo poco piu' di un'ora ho lasciato perdere, dovendo pure giocarmi le ultime onde visibili con gli altri avventori del luogo.

Il giorno che l'ho vista per la prima volta doveva essere al suo meglio. Mi rendo conto che e' una alternativa divertente e sfiziosa per i locals, ma non vale un viaggio apposito, purtroppo. Se non in tempo di lunga astinenza.  

In ogni caso soddisfatto dell'esperienza e di aver strappato una surfatina al vento avverso.

16 December 2020

Not 6m!

The big swell we just had was more like just a big storm than anything else.

Coastal erosion, big waves but messy conditions, cold, windy like crazy.

We managed to get our sessions just before it all started and probably because everyone was waiting for big waves, we found ourselves surrounded by beginners.

It has been a weird session. Cold, dark, rainy, with either waves drowned in high tide or big and fun.

I was able to surf decently, and I feel I'm not too far from improving my riding another little step.

I'm stoked by it and I can't wait for the next session.  


Rainbow Bay, Coolangatta, on Sunday morning, still building up

From the beach at low tide. Looks great but in reality was poor quality.



When normal guys find big waves... same place but not related to last weekend 



La mareggiata si e' rivelata essere piu' che altro una tempesta.

Nubifragio, vento fortissimo, freddo (incredibile) marea reale (king tide), erosione delle spiaggie e onde grandi ma incasinate per via del fatto che son state generate troppo vicino.

Siamo comunque riusciti a fare una sessione normale sabato mattina, prima che si scatenasse il finimondo. Tutta le gente brava ed i buffoni stavano evidentemente aspettando le mega onde e noi ci siamo ritrovati circondati da principianti.

Una sessione strana, buia, con pioggia, fredda a tratti, con onde ancora mezzo sepolte dall'alta marea, dure da prendere, e alcuni set grandi e potenti. Non una giornata memorabile ma comunque interessante per via di alcuni movimenti che son riuscito a fare.

Per via delle condizioni sto surfando a singhiozzo, eppure mi sento vicino al fare un piccolo ma importante salto di qualita'. 

Sono gasato all'idea e come sempre impaziente di riprovarci.





10 December 2020

Six meters?

A part from a few days of semi-torrential rain la Nina didn't really do anything. 

Until now. 

According to experts this incondiserate swell surge it's because of her. And we should expect more. 

6m at 13second between sunday and monday.

I've learned that those numbers are never real. But even if it was 3m it would be an interesting show. Let's see how this goes!






A parte qualche giorno di pioggia semi torrenziale della Nina si erano gia' perse le traccie. Caldo assurdo, venti polverosi, niente poggie e niente surf.Sino ad ora.

Ad ascoltare gli esperti questa mareggiata furiosa e' dovuta alla Nina che entra nel vivo della stagione estiva. E dobbiamo aspettarci altri eventi simili.

6 metri a 13 secondi di intervallo, tra domenica e lunedi. Sei metri sono una cosa ssurda, ma ho imparato che sono evidentemente calcoli sui dati delle boe al largo della costa e che niente del genere arriva mai, o quasi mai, sulla costa. 

In ogni caso se ne arrivano solo 3 di metri sara' comunque una grande giostra!

Vedremo a breve se e cosa arrivera' veramente su queste spiaggie e se Noosa potra' essere il mio (e di 2000 altri) solito porto sicuro.




20 November 2020

Beggars

 Beggars are not choosers, tells me the old guy with his longboard on his head.

It’s 6am and there’s tiny swell coming from the East, just enough to be visible with high tide. But I can’t wait for the afternoon because the northerly winds will be back soon. It’s here and now, or never.

I’m standing under a tree, trying to avoid the ludicrous heat of the sun, and I’m assessing my inexistent options. 

Beggars are not choosers, tells me the guy passing by. 

Bloody hell. I’m a beggar. I’m begging for some waves. I’ve been begging for days. Weeks. Years. I cant’s stop doing that. And now I really need some. 

I walk back to the car and decide to embrace my condition. Like an addict. Yes. I’m going there and I’ll catch tiny stupid waves. I’m not a chooser. Give me what you got. It’ll do. Just give it to me. 






Beggars are not choosers - I mendicanti non possono scegliere, mi dice l'uomo di mezza eta' con il longboard sulla testa.

Sono le 6 del mattino e un piccolo moto ondoso arriva da est. Guisto il tanto di essere percepibile nell'alta marea. Ma non posso aspettare il pomeriggio a causa dei soliti venti da nord che inizieranno a soffiare presto. E' adesso o niente.

Guardo il mare all'ombra di un albero, cercando di evitare il sole ed il caldo esagerato di questa mattina rovente. E ripassando mentalmente le mie opzioni inesistenti. Calcoli inutili.

I mendicanti non possono scegliere, mi dice il tipo mentre passa.

Ma porca miseria. Me ne accorgo solo ora. A lui e' bastato uno sguardo. Sono un mendicante. Chiedo la carita' da giorni. Settimane. Anni! E non riesco a fermarmi. E ora ne ho davvero bisogno.

Torno alla macchina e decido di accettare la mia condizione, come un tossicomane. Si. Andro' in acqua e mi mettero' a raccogliere mozziconi di onde. Stupide, minuscole onde. Non sono nella condizione di scegliere. Mare, dammi quel che hai! Qualsiasi cosa! A questo punto non importa. Me lo faro' andare bene. Semplicemente, dammelo.

03 November 2020

Bloody left

 Since I saw her in September I’ve been there at least 4 times.

500km of road (one way) just for her, for nothing.
And yet this must be her season. The silly season of northerly winds that make this coastline cry. That is until the new year. Then, she will be definitely gone.
But I fear she was an exception anyway. I must have seen a mirage. An oasis in the desert. I thought it would have been easy to find her again. But no, this wave is like a ghost.
No winds or swell from the south side, and that much was clear. But also the right size and tide are very important. Very, very picky wave.

Sunday I woke up at 6am, by 6.30 I was driving, at 8 I was cursing in the car park, not only against the tide but also against the wind, already wrong. The wave was barely visible. There was just me, a fisherman, and some other observers, although without surfboards or bags, or even the drive. Easy life, the locals.

My plan B turned out to be poor as well. Just a stupid day for surfing, basically. This wave was supposed to be my solution for this stupid days, but it is becoming a pain instead.
No problems. The locals can find a window of suitable conditions in the next few days, as usual.  Not me. I’m home waiting, as usual.
Sometimes I wonder how the hell I learned what I learned.

 

1.5m from NE. Are you kidding me?

 

Maledetta sinistra.

Da quando l’ho vista a settembre ci son passato almeno 4 volte. Circa 500km (solo andata) di spostamenti per andarla a trovare, e lei niente.
Eppure questa e’ la sua stagione. La stagione idiota dei venti da nord che fa penare questa costa sino a gennaio. Dopodiche’ rimarra’ invisibile, impossibile.
Sospetto che fosse una eccezzione. Ho visto sicuramente un miraggio. Un’oasi nel deserto. Era la’ davanti a me e ho pensato fosse semplice ritrovarla. Invece no.
Niente venti dal quadrante sud. Niente mareggiate dal quadrante sud, ed era chiaro. Si mareggiate da est, ma a quanto pare al di sotto di un metro non si degna. Se poi arriva angolata da nord-est allora deve pompare. E la marea, quella in ogni caso deve essere bassa. Ma proprio bassa.

Oggi dava un metro e mezzo a 7 secondi da nord-est in calata. Il vento anch’esso da nord, avrebbe girato da sud per le nove del mattino. Bassa marea al pomeriggio, quando sarebbe stato troppo tardi.
Mi sono svegliato alle 6, alle 6.30 ero in macchina. Alle 8 ero parcheggiato davanti al miraggio, col vento che aveva gia’ girato incasinando l’acqua, e sopratutto l’alta marea a seppellire il tutto. Niente. Schiuma solo sulle rocce, un pescatore, ed alcuni osservatori come me, ma senza tavola, bagaglio e un’ora d’auto come il sottoscritto. Bella la vita dei locals.
Il piano B prevedeva una surfata sul lato opposto, ma lo swell, angolatissimo da nord e l’alta marea rendeva triste anche quella opzione, con le onde dirette sulle rocce invece che alla spiaggia. Solo 3 disperati in acqua.

Niente surf. Non c’e’ problema. I locals possono trovare una finestra buona questa settimana, come sempre, da un lato o dall’altro. Io a casa, ad aspettare, rimandare.
Alle volte mi chiedo come abbia fatto ad imparare quel poco che ho imparato.

 

20 October 2020

One wave #3

I've been surfing for 1 hour and having fun, but I didn't manage to catch one of the bigger waves that break around 50m out from me.

One of them, a tall A frame, breaks in front of me and wants to run over me. I don't feel like having a washing machine session, plus I can see that the bottom part of the wave is still alive. I think I can ride this one from here. 

I turn my board and paddle. The avalanche arrives and kicks me in the butt. I'm in a white, bumpy, roaring world for a second or two. Then I see the sky again and clear water on the left. I push on the left rail and turn, going down the line and in the clear. There's not much to go though, as the wave has small shoulders. So, still on my belly, I shift weight and position and force my longboard to cut back and turn right. 

I can see a guy watching me as I pass by. He's smiling. I do the same. Yes, I'm having fun.

Now the wave is smaller and tamer, passing over some deeper water. I pop up and perform some up and down the face, before getting to the other end.

Time for another cut back, this time standing up and on my front side. Immediately I can tell that I'm late. The wave is getting smaller and weaker. I cross step as soon as I've turned but it's too late. The nose sinks and I jump off. Laughing.

Sometimes I surf tiny waves on my knees but doing a cutback on my belly and with a reasonable wave is a novelty! 

I laugh, and paddle to go catch the next one.



Phone pictures from the beach can't do justice to those fun waves
Non c'e' modo di rendere giustizia alle onde con il cellulare da lontano..


Sono in acqua da un'ora e mi sto divertendo, ma tra una cosa e l'altra non ho ancora avuto modo di prendere alcune bombe che rompono più fuori.

Arriva l'ennesima e questa volta mi ritrovo sul suo cammino, pronto per una centrifuga che non ho voglia di subire. Come al solito in questo posto, in queste condizioni, le onde sono una specie di A frame in cui spesso rompe la parte più alta ma la bassa rimane viva.

Questa che vuole travolgermi è proprio così.

Vedo almeno un metro d'onda ancora pulsante sotto la valanga di schiuma e decido di provarci. Farmi spingere dalla schiuma mi fa schifo ma qua c'è potenziale. Giro la tavola e remo. Sento la pendenza ed arriva la botta. Un calcio in culo potente. Mi ritrovo in un universo bianco e roboante che mi acceca, con la tavola che sobbalza. Ma dopo un attimo riesco a vedere qualcosa. Intuisco di avere la valanga principalmente alla mia destra. Sposto il peso a sinistra e spingo. La tavola gira e comincia a filare sulla parete pulita dell'onda in diagonale. Esco dal casino ma non c'è spalla su cui andare. È una A frame grassa ma poco estesa. Davanti c'è un destino di rocce e rimpianti. Ricordo di un tutorial in cui si parlava di longboard, virate e distribuzione dei pesi. Applico il consiglio e ancora sdraiato giro la tavola per andare a destra. Comincio a ridere. Avevo messo in conto un momento fantozziano ed invece sto surfando e gestendo l'onda da sdraiato. 

Una volta girato, l'onda ha perso potenza e la schiuma si è dissipata mentre avanza su qualche metro d'acqua più profonda. Passo vicino ad uno che mi guarda sorridendo. Sorrido anche io. Mi tirò finalmente su. Faccio un su e giù veloce prima di finire al margine opposto dell'onda. Giro. Torno nuovamente a sinistra ma l'onda si sta ammosciando. Faccio immediatamente un passo incrociato per portare il peso avanti ma è troppo tardi. L'onda, ormai piccola, mi lascia inesorabilmente indietro ed il muso affonda. Cado.

Ridacchio pensando a cosa è appena successo. Mi capita qualche volta di surfare in ginocchio quando le onde sono particolarmente piccole, minuscole. Ma fare virate da prono è una prima volta!

Rido e remo per andare a prendere la prossima. 

30 September 2020

A left!

I was about to write my frustration about always surfing goofy with right waves, when I’ve found this little fun left. 
I could have seen this way before if only I had the time to go around exploring. But I don’t have the time. I 'm very curious and I can’t wait to surf it. The only problem is that this is an exception and I fear (suspect) it works only as exception.. 
I didn’t surf in the last 3 weeks and I can’t wait. 
 
 
 

 The guy should have had a long..


Stavo giusto per scrivere che son stufo di surfare sempre di rovescio, ed ho trovato questa sinistra carina.
 
Il problema e' che e' una eccezzione ed e' probabile che funzioni raramente. Certamente e' una opzione in piu'. E sicuramente ci avrei potuto surfare molte volte in questi anni se solo avessi avuto il tempo di girare alla ricerca di onde e vederla. Ma il tempo mi e' sempre tiranno. 
Sono molto incuriosito e son fermo da tre settimane. Ho una voglia da impazzire. 

25 September 2020

La Nina is coming?

 It seems Australia is heading toward a new La Nina event.

Las time it happened was 10 years ago and it ended with major, biblical flooding for most of the east coast. At the time I didn't surf so I don't have memories of that. It seems it could be an unusually good spring season.

Let's wait and see.




Sembra che Australia verra' influenzata dall'evento climatico La Nina. 

L'ultima volta e' successo 10 anni fa ed e' piovuto ininterrotamente per mesi, finendo per creare un'alluvione biblica che ha preso quasi tutta la costa est.

Al tempo non surfavo quindi non ho ricordi delle condizioni del mare. Dicono che potrebbe essere una primavera migliore del solito.

Speriamo.

07 September 2020

Shouting

Around here you can hear 2 kinds of calls in the water.

The first one is a loud "Oi!", short and loaded with anger, like a mother with a stubborn child. It means 'move out of my way' and it comes from the surfer when dealing with drop ins.

 The other is a loud "Yyyu!", short and loaded with joy. It's an appreciation for what the surfer is doing and it comes from the excited onlookers. It transmits happiness and has the power to be contagious.

I've received a few Yyyu! in my surf life. The first one (2013) I wrote about it here.

The last one happened last Sunday. After a few nice waves with which I practiced my cross-steps, a fast and nice open wall wave came my direction. Seeing the steep surface I produced a bit of fast carving up and down the face at good speed. And I heard the call.

When paddling back an Asian guy my age told me "that was good man" with a full smile. I smiled back feeling super happy. A few moment later anthor nice one came and I met his gaze. The wave was his but he made a move with his hand inviting me to go with him. I couldn't. I was soo high for the compliment that I didn't want to spoil his turn. And he was good. 

These people are the one I love. They are good and they don't fear the others. The can surf around people and, above all, they do it for fun. They have fun in the water and they spread the good vibe around them. God bless them.

 It felt good to receive an appreciation for a change.

It means that sometims I can look like the other surfers around me. :) 


 

Small Kirra, lots of fun - click to enlarge



Da queste parti quando si surfa si possono sentire due tipi di voci, tipo richiami per la fauna.

Il primo, antipatico ma comprensibile, e' un "Oi!" urlato, brevissimo e dal tono tipo mamma che sgrida il bambino. Capita quando un australiano abbastanza bravo, o convinto di esserelo, viene droppato* da altri. Si puo' tradure come un amichevole "togliti dal cazzo o ti travolgo".  
(*to drop in, buttarsi a prendere un'onda gia' occupata. Pratica pericolosa -se con onde serie- e non etica, ma anche inevitabile quando in acqua ci sono 200 persone a contendersi 3 ondine ogni 5 minuti..)


L'altro richiamo e' un "Yyyu!" anche questo acuto e breve, ma farcito di eccitazione. E' un apprezzamento per -ed una incitazione al- surfista che sta' sull'onda. Che evidentemente fa qualcosa di bello da vedere.
Solitamente anche questo urlo e' prodotto dagli australiani autoctoni, rivolto ai loro amici. Ma non e' raro che sia rivolto anche agli sconosciuti, se capita. Frutto di buon umore, trasmette buon umore e facilita i sorrisi.

A me e' capitato qualche volta di ricevere uno Yyyu!
La prima volta (2013) l'ho scritto qua.

L'ultima era domenica scorsa. Dopo un po' di onde buone per praticare i passi, me ne sono ritrovato una piu' veloce delle altre, lunghetta, con un muro ripido ma aperto sul quale ho pensato bene di farci andare la tavola su e giu' in scioltezza.
Ed e' stato allora che un (credo) giapponese della mia eta', dal sorriso stampato in faccia, mi ha urlato il suo apprezzamento. Quando ho poi remato per tornare fuori, mi ha pure detto "that was good man!". Ho sorriso tutto felice.

Qualche attimo dopo e' arrivata un'altra bella onda e i nostri sguardi si sono incrociati nuovamante. Io perche' non ero in precendenza, lui che valutava e mi faceva segno con la mano di partire ugualmente (l'onda era sua ma non era un problema a quanto pare). Per non fare l'ingordo verso chi mi aveva appena fatto un complimento, l'ho invece lasciato andare da solo, sapendo che era anche molto piu' bravo di me.

Queste persone felici e contente come una pasqua sono una manna dal cielo. Trasmettono felicita'.
Solitamente gli inviti ad andare su un'onda non tua arrivano proprio da quelli piu' bravi. Quelli che approcciano il surf con l'animo giusto, che non vivono il tempo in acqua come una competizione ma come divertimento. Che sanno di saperci andare e che non hanno timore di dover fare una manovra in piu' per via della presenza degli altri.

E' stato bello riceve un raro apprezzamento.
Significa che qualche volta sembro saperci andare come gli altri.  


25 August 2020

Slow

Sometimes I still make this mistake.

I turn hard and I fall.

Sometimes you need to go back to the basics. But the problem is always the same: practice. I don't surf enough to improve as much as I'd like.

The other day I thought that I surf 3 to 4 times a month. There are a lot of people who do that in a week. It's like the story of the twin brother that goes traveling at speed light and come back younger than his brother. Two different timelines. That's me. The others are going at speed light while I'm getting older.

I'm frustrated. 

 

 



Qualche volta faccio ancora cosi'.

Mi butto per una curva poderosa e mi ritrovo in acqua. Mi butto in acqua.

Certe volte e' necessario tornare a ripassare i principi di base. Ricordarsi di spostare i piedi, di fare questo e quello. Ma non e' possibile farlo in modo programmato surfando solo 3 o 4 volte al mese, in posti affollati e con onde che non ti danno cio' che serve. E moltissime persono attorno a me fanno 3 o 4 sessioni in una settimana.

E' come la storia dei fratelli gemelli. Quello che parte alla velocita' della luce e poi torna meno invecchiato dell'altro. Due linee temporali differenti. Io sono quello che rimane a terra. Divento vecchio facendo progressi da tartaruga.

Frustrazione.



05 August 2020

Double Island Point

I’ve been thinking of surfing Double Island Point for a long time.

But it’s a remote place and a 4WD is a must. You either drive 50km on the beach from Noosa, but only during low tide, or 130km inland, plus 12km on the beach from Rainbow Beach, only on low tide, again.

I’ve never had the chance to go until it occurred to me that I could have booked a mini surfing trip from Rainbow Beach. And last week a road trip in the right direction made all the pieces of the puzzle come together.

DIP is a beautiful place. Amazing. Still untouched but the white man, bar the tourists and semi locals that go there camping. Remote and wild and still echoing of the times when the white men were still looking at it from the boats, and wondering.

Of course, the day I went there it was horrible: super strong offshore wind, dark sky, rain, cold; miserable. 
I was the only non-beginner of the tour so I could spend my time as I wanted, and I entered the water alone. (things I don’t enjoy: a dark sea, an unknown spot, being alone. Perfect.)
The waves were small, with a low period and breaking all over the place. The strong wind kept them up way beyond reasonable and then let them crush randomly here and there. I couldn’t see any order at all.
I picked a spot and tried. I got one, which could have been nice if I didn’t have to spend time fighting against the wind. Then nothing. I couldn’t stick to a specific spot, I couldn’t turn my board easily, I couldn’t see in front of me because of the spray, I couldn’t drop down.
After a while a resolute to catch the white water to get a push against the wind, but it was a poor solution to a stupid day.
I saw 3 guys down to the north, and went there, hoping to find experts who figured out what to do. But no, really. Nothing changed.

I gave up before the hour having paddled for two. What a waste. Classic me.

Now I’m thinking that, even if I don’t have much to compare, I suspect that Noosa is a better wave.
 
 
The day after was a great day. Obviously. What a fantastic place!
 
 
 
Erano da tempo che avrei voluto surfare a Double Island Point.

Questo e' l'ennesimo capo che interrompe le immense spiaggie della costa est dell'Australia. Come Byron Bay, Coolangatta, Point Lookout a Stradbroke Island, Cape Moreton a Moreton Island, Noosa Heads, Indian Head a Fraser Island, per citare i piu' rinomati.
Tutti figli della stessa storia geologica, creati dalle stesse condizioni ambientali: un cucuzzolo di rocce che blocca il flusso di sabbia bianca verso nord, creando isole, dune, foreste e poi onde perfette.

Solo che D.I.P. e' un luogo remoto.
Fa parte dei 2.196 chilometri quadrati del Great Sandy Natinal Park, il cui nome spiega gia' tutto. Una intera regione fatta di foresta nata su alte dune di sabbia che arrivano a picco sul mare. Un territorio ignorato dai bianchi, che cercavano pascoli o miniere, tanto che ancora oggi semplicemente non c'e' nulla, neanche le strade.

Per arrivarci ci sono due modi: avere una 4WD e da Noosa farsi 50km sulla spiaggia, ma solo a cavallo della bassa marea, onde ritrovarsi sommersi dall'acqua; o farsi il giro di circa 130km per arrivare a Rainbow Beach, e poi comunque percorrere in 4WD 12km sulla spiaggia in senso opposto a prima, ma sempre a cavallo della bassa marea.

Rainbow Beach e' un paesino minuscolo che esiste solo per via di Fraser Island a pochi chilometri. Da qui infatti partono moltissimi tour e i turisti sono la linfa vitale di questo strano avamposto. Ovviamente ti portano anche a D.I.P., ed e' quello che abbiamo fatto noi. Ci siamo uniti ad un gruppo di aspiranti surfisti e ci siamo fatti portare al Capo.

Ovviamente gli australiani, essendo figli della loro terra, amano la vita all'aria aperta, lo sport, le barche, la pesca, il surf, il campeggio e le auto 4WD.
D.I.P. non e' quindi un luogo deserto. Molti sono i turisti, e molti i gitanti privati che ci si recano per godersi il luogo, muniti di qualsiasi tipo di attrezzatura.
Come ogni meta turistica al giorno d'oggi, non puoi pensare di arrivarci ed esser solo.
Ma non e' una cosa che trovo negativa, in questo caso.
Perche' se per caso si fosse davvero soli, e l'auto avesse un problema, immediatamente i 12km a piedi sino a Rainbow Beach si trasformerebbero in un incubo, in una corsa contro il tempo, contro la marea e l'oceano che inghiotte tutto senza curarsi. E se si avesse un problema fisico, beh.. buona fortuna.

Ma come diversi luoghi di questo continente, la presenza di altri non scalfigge il senso di vastita', eternita' e stupore che l'Australia sa darti. Double Island Point e' un posto meraviglioso. Sapevo delle onde, ma ignoravo il resto.

La guida ci ha portato sino alla punta del capo, per poi girare e percorrere una enorme lingua di sabbia in senso inverso, cercando il punto ideale per la lezione di surf.
Io ero l'unico indipendente e la tipa mi ha dato un'ora e mezzo di tempo dicendomi sostanzialmente di far quello che volevo.
Solo che sono Fantozzi.
Era un giornata con fortissimo vento da S, che se da un lato aveve creato le onde, dall'altro, in senso letterale!, le travolgeva come un off-shore tipo Bora triestina. Non solo. Appena scesi dalla Jeep e' iniziato a piovere, trasformando la giornata in un freddo, assurdo schifo.

Cose che non mi piacciono quando surfo: il mare nero, irrequieto; i posti che non conosco; essere solo nel mare nero o in un posto che non conosco. Perfetto, quindi.

Mi sono messo la muta (e la sabbia) e mi sono avvicinato all'acqua mentre il vento tentava di farmi decollare attaccato alla mia tavola manco avessi un acquilone. In acqua non c'era nessuno. Ho speso qualche minuto a guardare, cercando di capire se c'erano cose che non stavo considerando. La pioggia sulla schiena, il freddo in aumento.
Le onde non erano grandi. Al massimo arrivavano al metro. Erano relativamente ordinate, ma ben sotto i 10 secondi di periodo, molto ravvicinate. La rifrazione attorno al point era fortissima e formavano un arco assurdo che non avevo mai visto altrove. Il vento contrario le teneva su per interminabili secondi, impendendo che si infrangessero e sfumandone la cima verso il cielo nero. Ed i picchi erano sparsi ovunque, senza logica, per via della bassa marea e del fondale  irregolare, col vento a mischiare le carte. Il fondo era basso, tutta sabbia ovviamente, distribuita chissa' come. C'era la solita corrente parallela alla spiaggia, come in Gold Coast.

In acqua non avevo riferimenti. Ero lontano dall'inizio del point e le onde come detto si infrangevano ad ogni distanza ed in ogni zona. Tentavo un po' di uscire oltre i flutti ma non aveva senso.
Dopo diversi minuti a cercare una posizione che ignoravo e che probabilmente non c'era, ne ho puntato una e l'ho presa subito, passando pero' il tempo a combattere il vento che voleva fermarmi. Mezzo gasato dalla lunga, strana corsa, sono tornato indietro (ma dove pero'?) a prenderne altre. Ma invano. Il vento non mi ha dato piu' pace, impedendomi di girare la tavola a piacimento, fermando le mie remate, accecandomi con l'acqua salata, sollevando la tavola proprio quando era il momento di scendere giu'. Un calvario.
Ad un certo punto, ho deciso di prendere la schiuma bianca e farmi spingere come i principianti. Funzionava ma era uno schifo. Giusto un'onda, ad un certo punto mi ha dato soddisfazione, surfandola quasi senza conbattere, sia a destra che a sinistra.
Ho poi visto 3 persone a cento metri da me, verso nord. Ci sono andato sperando che loro avessero capito tutto, ma non cambiava niente.
Sono uscito dopo 50 minuti ed aver faticato per due ore.
Solo io posso trovare uno schifo del genere in un paradiso cosi'.

Il giorno dopo ovviamente era una bellissima giornata. 


This was supposed to be a right.. I managed not to fly away..



22 July 2020

The old man

The old man paddled out and sat next to me to take a break just when the wave arrived.

I’ve been waiting for a long time to get that wave out of a busy line-up. Sitting on the shoulder patiently, knowing it would come again.
The old man thought I was one of the many kooks around. And he wanted to fuck me right there. He didn’t have the energy and time to paddle around me, so he thought he could paddle to the left in front of me, cutting me out. 
No way man. 
I usually don’t compete with grey surfers, because I respect their efforts and passion and the long paddles they need (everyone needs, but specially them) to endure. But this guy? Not today.

I turned my board and paddled harder than ever, going sideways to the left, 1ft from him, who was still trying to leave me without water underneath.  I accelerated faster, kept my priority and felt the perfect wave sucking me back up. I got it. 
At the same time I felt it was mine, the old guy gave up.  I popped up basically going left on a right wave. WTF, bloody old guy. I turned my board right of a 100 degrees in a single motion, found myself at the very top, and pushed down right, speeding up down the line in what became a very fine and fun ride. I knew it. 

There were plenty of kooks the other day, and certainly I can be a kook anytime. That’s my superpower. But I’m not a beginner anymore. I know what waves I want, how to get them and I know I can ride them decently.
It’s hard to judge the crowd. The old man got the wrong target. Especially when you don’t want to wait and evaluate. Greedy. After that he went on further out. I kept waiting and surfing my wave. Not today man.







Il vecchio e' entrato in acqua, ha remato, e si e' fermato a prender fiato accanto a me, proprio quando l'onda che aspettavo stava arrivando. 
Non ero fuori posizione. Data la folla, me ne stavo in disparte ad aspettare una bella onda leggermente diversa dalle altre, che si presentava ogni dozzina di minuti o forse piu', arrivando un poco piu' da nord ed evitando di coinvolgere la massa che affollava il picco.

Il vecchio, appena arrivato, ha pensato di fottermi immediatamente. Non avendo il tempo di girarmi intorno per prendere la priorita', ha pensato di remare in diagonale davanti a me, tagliandomi fuori. E no cazzo!

Di solito non sto' a competere con le persone di una certa eta' perche' apprezzo la fatica fisica che fanno per arrivare alle onde e prenderle. E vorrei un giorno avere in cambio lo stesso favore. Ma questo stronzo? Non si fa cosi', vecchio.

Ho girato la tavola, piantato le braccia in profondita' e spinto piu' del solito. Il tipo andava ridicolmente a sinistra e mi ci sono messo parallelo, impedendogli di sorpassarmi. Dopo poche bracciate ho sentito il risucchio e saputo che avevo gia' preso l'onda. Allo stesso momento il vecchio ha finalmente desistito.

Per colpa sua mi son ritrovato a fare un pop-up andando a sinistra su un'onda destra. Maledetto. In un unico movimento ho girato di almeno 100 gradi a destra, e, ritrovandomi sulla cima, ho spinto giu' in diagonale, filando veloce e iniziando una bella cavalcata, come mi aspettavo che fosse.

Era pieno di schiappe l'altro giorno. Un circo. E sicuramente posso trasformarmi in Fantozzi ogni secondo. E' un mio dono naturale. Ma non sono piu' un beginner. So cosa voglio, come prenderlo e cosa farci sopra. 
Il vecchio e' stato ingordo ed irrispettoso. Ha sbagliato. Non ha valutato le persone intorno, sottovalutandole tutte. Senza sapere. e' partito per la prima onda che ha visto. Io ero la' ad aspettare fermo da minuti e minuti per un motivo ben preciso. Ha fatto la figura del cretino.
Dopodiche' e' andato oltre, vicino al picco affollatissimo.
Mentre io ho continuato ad aspettare e surfare la mia onda.

30 June 2020

Little things

I get high for little things.
Dragging my hand in the wave’s face.
Spraying some water.
Walking forward and back, moving, shifting, kneeling, reacting to the water, managing the weight, managing the wave and making it last.

Little things. Happy things.


Little, perfet Kirra - click to enlarge



Ci sono volte che mi gaso, per piccolezze.

Sfiorare l’acqua di un’ onda con la mano mentre si fila in trim.
Sollevare uno spruzzo d’acqua con la tavola.
Camminare, indietreggiare, spostarsi, tornare avanti, inchinarsi, reagendo alla superficie dell’acqua, spostando i pesi per adattarli alla situazione e prolungare la corsa sino alla spiaggia.

Piccolezze. Ma belle.


18 June 2020

Details

Waves, a lot of waves.
I think this could be one of the most consistent first half year of my modest surf life. Only, because of my back first and then Covid, I surfed less than before.

Noosa again, for me. Even tough the easing of restrictions are making the crowd reappear.

I went there armed like a buddist monk and determined to stay serene and positive.
When I'm in the crowd, I spend my time evalutating people as well as waves.
Who can really surf and who can I drop in without crime. It's surviving, baby.

Good thing was that good surfers were still somewhere else, chasing bigger waves and checking who's got it bigger.
So I took advantage of the 'casual-surfing crowd' and had my fair share of waves.

I had fun and did something interesting in the field of nose-riding. My super slow, never ending progress to master this move. Not far, but not there yet. Getting closer. And having fun.

Things that will make me remember this session.
-The sun, finally.
-The carpark, full, after quite some time.
-An old man, with shoulders squared like a door, who surfed with style.
-A middle age asian woman, who got a lot of waves and was probably the best one in the water, for style, elegance and number of waves.
-A dolphin jumping out of the water for fun. I'm never sure of being happy or worried when I see them. Are they scaring away sharks, or are they chasing food, like sharks, with sharks??
-A sea eagle, very noisy, watching the surfers from the top of the tall trees.
-The father who launched his daughter into my wave. I had to abort to avoid killing her. She didn't even  see me. But his father? Dickhead.
-Another father, shouting orders to his teenager son. After 5 minutes of show the boy paddle away embarassed, leaving him alone. Everyone laughing at him (at the man). What a horrible day for the kid.
-A drone, filming nothing to preserve for future generations.
-A big, young woman, paddling out. I'm always caught in my prejudices when I see someone who seemingly does not fit in and won't be able to surf. What an horrible mind set, mine. I've learned to not underestimate anyone, as literally everyone could be actually better than me.
So I was curious to prove my self wrong. But I didn't see her. She went too far from me.
-My feet, which made me have good fun.



Since Thursday it was clear how it was going to be..
Gia' da giovedi' Noosa non lasciava molti dubbi sulla situazione.


La schiena e la pandemia mi hanno fatto perdere un inizio anno che non capitava da anni.
Onde su onde. Ancora.
E senza la piscina per allenarmi mi sono rifugiato ancora una volta a Noosa.
Credo che l'ultima volta in cui ho surfato a Noosa a giugno fosse il 2012 o 13. Dopodiche' non e' mai valso il viaggio di 150km. Non saprei dire se questa sia l'eccezzione o se lo fossero gli anni precendenti.

Purtroppo le restrizioni sempre meno ferree hanno fatto tornare la folla.
Sono andato al solito posto, circondato da una marea di gente. Le onde erano il solito metrino e la marea in salita ha regalato la solita finestra di quasi perfezione.
Putroppo l'enorme quantita' di sabbia che in questo ultimo anno, o piu', e' presente un poco ovunque rende impossibile collegare bene National Park con Little Cove, creando un close-out che difficilmente si puo' superare. Quindi cavalcate relativamente corte.

Il problema principale rimane comunque trovare il tuo spazio tra la gente.
Fortunatamente, con la mareggiata in corso a creare onde epiche altrove, a Noosa rimangono per lo piu' i surfisti per caso.
Passo il tempo a guardare gli altri e catalogare contemporaneamente le onde e le persone. Essendo impossibile partire da solo, cerco di capire e sapere in anticipo l'abilita' degli altri. Beginners, scarsi, parlatori, decenti, bravi, bravissimi. In questo modo ho una idea di cosa possano fare la persone accanto a me e come comportarmi.
Come detto la maggior parte sono surfisti per caso. Incapaci, confusi o timorosi. Cosi', adocchiati quelli a cui dare strada, tutti gli altri sono da scavalcare. Non in senso cattivo, ma per pura sopravvivenza.

Ho surfato. Non tantissimo, ma me la sono cavata. Niente di memorabile se non alcuni passi incrociati azzeccati che vedo ancora quando chiudo gli occhi. Piccoli tasselli da aggiungere al puzzle che sta mettendo su il mio cervello. Il solito, lentissimo processo di apprendimento inconscio, diluito in pochi secondi di tentativi alla settimana.

Questa sessione la ricordero' pero' per i seguenti dettagli casuali e slegati.
-Il sole, finalmente.
-Il parcheggio pieno, dopo alcune (alcune per me) giornate di desolazione.
-L'uomo cui capelli bianchi e le spalle dritte e squadrate con una porta. Risultato di una vita a remare. L'ho notato prendere solo un'onda, molto bella. Ma comunque finita al close-out, come le mie.
-Una donna orientale di mezza eta'. Piccola e col cappellino per il sole. Usava un longboard ed era molto brava per il livello del giorno e per me. Elegante, composta, leggera. Ne ha preso di continuo.
-Il delfino che e' saltato fuori dall'acqua, in lontananza. Non so mai se essere contento dei delfini o meno. Dicono che i delfini, in branchi, in qualche modo rompono le palle agli squali e questi si allontanano. Ma non c'e' nessuna prova. E se i delfini stanno inseguendo pescetti da mangiare? Non e' che arriva anche altro al banchetto?
-Un'aquila di mare (haliastur indus) che ha fatto del casino vocale e si e' poi appoggiata sulla fronde degli altissimi alberi del parco, proprio la, a guardare i surfisti anche lei.
-Un padre che ha lanciato la figlia di 5 anni sull'onda abbastanza grossa in cui io stavo gia' andando a mille. Forse la migliore del giorno. La bambina non e' riuscita ad andare in parete e mi e' caduta davanti. Ho girato tutto e son caduto anche io per evitare di sgozzarla col pinnone. Lei non si e' accorta di niente ma il padre testa di cazzo?
-L'altro padre, in acqua anche lui, che sbraitava istruzioni al figlio dodicenne, urlando come uno scemo e incazzandosi perche'  non tentava di prendere onde sulle quali ovviemente c'era gia' qualcuno (vedi bambina). Ha urlato cosi' tanto che il figlio dopo qualche minuto e' andato via, remando tra la folla, cercando di scomparire, lasciandolo solo senza neanche una parola. Il deficente ha tentato di nuotare per raggiungerlo, ma la corrente l'ha portato indietro verso la spiaggia. La gente attorno a me ha riso di lui. Chissa' se poi a casa l'ha poi preso a schiaffi per insubordinazione. Una bella giornata di cacca per quel bambino.
-Il drone, che filmava avanti ed in dietro. Dubito abbia ripreso qualcosa di memorabile.
-Una ragazza sovrappeso, giovane, avvolta nella muta come gli altri, senza possibilita' di mascherare i chili di troppo. Il mio pregiudizio, davanti a corpi del genere, mi fa sempre esclamare: ma questa/o, dove vuole andare? Ma ho imparato che non vuol dire niente. L'equilibrio non e' in relazione con la massa corporea. Chiunque impara da piccolo/a poi, avra' sempre un vantaggio sul mio cervello in decadenza. Pensionati ciccioni, signore rugose, infanti, ragazze da urlo, persone alte e basse, bianche, nere, gialle, rosse. Son tutti potenzialmente piu' bravi di me. In ogni caso la ragazza remava e si dirigeva in fondo. Non l'ho vista all'opera. Ero curioso.
-I miei piedi, che sabato erano in giornata e mi han fatto divertire.