21 September 2021

At Agnes Water

 It has been a depressing winter.

Colder than usual, full of unexpected and depressing stuff. Plus lockdowns and vaccination that added to the misery. But now September is giving us better days and I’ve been able to have a bit of consistency in the water and with training.

I recently visited the coast north of the usual places, and in particular around a town called Agnes Water. Apparently, the last stretch of surfable coast before the Great Barrier Reef.
Luckily a bit of NE wind helped with the orientation of the coast and tiny waves were forming in the corner of the main beach. And who am I to let them go wasted unused?

The beauty of it was the fact that just four of us bothered going out and I got a good number of waves in a short time. Lot of practice for my feet. Totally relaxed and enjoying the late afternoon light.
Luckily you get rusty, but you don't forget the things that you learned before. So, I'm happy with my surfing and I really hope spring time won't be stingy of waves.










E' stato un inverno penoso.
Piu' freddo del solito e costellato di intoppi vari, compresi due lockdown e le vaccinazioni che mi hanno fatto perdere ulteriore tempo.

Settembre pero' ha riportato la primavera e sono riuscito a ingranare con alcune sessioni e gli allenamenti.

In particolare ho avuto l'occasione per spingermi a nord e visitare una zona della costa che non avevo ancora visto. La peculiarita' e' che -in teoria- le spiagge intorno al paese di Agnes Water e la frazione di 1770 (questo il nome!) sono le ultime spiagge surfabili del Queensland. Dopodiche' inizia la Barriera Corallina che blocca per gran parte il moto marino, ma che segna anche l'inizio di una costa fatta per lo piu' di fango, mangrovie, meduse mortali, coccodrilli, serpenti marini, maree fortissime e chi piu' ne ha piu' ne metta. 

In ogni caso gli amici mi dicevano che non avrei trovato onde per via della costa che procede in direzione nord-ovest e che quindi schiva le onde lanciate dalle perturbazioni e vortici ventosi che si formano tra l'Australia e la Nuova Zelanda. Ma il destino per una volta mi e' venuto incontro, producendo per giorni una venticello da nord-est che ha quindi ravvivato le acque di Agnes Water.

In realta' era appena surfabile, con ondine al ginocchio che si srotolavano giusto accanto alle rocce all'angolo dello spiaggione. Ma chi ero io per schifare quelle povere, modeste onde e lasciarle morire a riva senza averle sfruttate? Non solo le ho surfate, ma come sempre accade in questi casi, mi sono pure divertito molto, dovendole condividere con giusto un pugno di persone. 

Era poi molto bello poter dormire a poche centinaia di metri da esse e scegliere a che ora entrare in acqua senza stress da pendolare, traffico o quant'altro.
In effetti ad Agnes Water, posto isolatissimo, la gente vive in un altra dimensione. Erano tutti in vacanza, con la fretta tipica di chi deve decidere tra un gelato od una birra.

Se da un lato i progressi nel surf si dilatano su anni di pratica, dall'altro, per lo meno, le cose imparate non si disimparano, come in bicicletta. Sono dunque molto contento di come vanno le cose e spero che la primavera non sia avida di onde. 

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