Things that come to my mind after this closer encounter.
A part from the initial shock and fear and all, if you
listen to MF interview and coldly watch the video, you get the sense that it’s
not a shark attack, technically.
The shark got tangled with the leash in its mouth and get
agitated while, obviously, Mick get freaked out. They both kick around, both
thinking “wtf it’s happening!”.
Probably the worst part of the footage is when MF swim away
and then turn around to face the menace. I wonder if his blood froze when
waiting and facing an unspeakable horror. Mine does all the time I think of it.
I think the shark was just checking him out. Also, it may
have gone for a test bite a minute later if the leash accident wouldn’t have
happened.
Theatrically that wave that rises up and cover MF from the
view is damned perfect, if it was a movie!
Kelly Slater on FB states that a friend spotted a shark in
JB water from the drone camera some time before the accident.
Two questions here: how’s that nobody saw it among the
organizers, event staff etc.?
How about using the drones to patrol popular beaches, not
only surf spots, like 8 hours a day? It certainly would cost less than an
helicopter flight (which are common in Sunshine and Gold Coast, QLD, but
obviously not very consistent throughout the day).
Then I think this, but please don’t get it wrong.
The Australian media are riding this story with great joy.
And ok, a bit annoying but fine.
But then you hear someone saying: “Wow! This never happened
before in a competition! Unbelievable!”
Well no. Stop here.
How is that some random recreational surfers get mutilated
or killed by sharks every year and the professionals surf every day everywhere
and nothing happen to them?
Is there some kind of magic spell?
Yes I kwon, someone may say: well you dumb ass don’t know
about this guy, and that guy etc.. But
look at the big picture: were this guys top pro? Known to the world? How long the
pros spend time in the water every-single-day?
My average is 6 to 9 hours a month. A month!!
The real question is: how’s that this guys don’t get
attacked more often?
Again, don’t take me wrong. I do not wish anything like this
to anyone, at all.
But I marvel at this apparently strange fact.
I think about Bob McTavish. He stated that in the ‘60s he
was surfing Noosa 150 days a year. (That means that the other 215 days he was
surfing elsewhere, not that he didn’t surf). And in those days there was nobody
in the water. How the hell nothing ever happened to him? A whole life in the
water!
Wayne Lynch? He surfed the prohibitive south coast of
Victoria by himself for years! I mean, how dangerous was that? Not only sharks,
what about injuries?
Kelly Slater? He just said he never had a closer encounter!
What?!
So well, a shark attack during a surf competition? Well, it was weird it didn't happen before.
Alcuni pensieri sparsi a riguardo dell’incidente MF/squalo
l’altro giorno in SudAfrica.
Se si lascia da parte lo shock che le immagini
inevitabilmente trasmettono, e si guardano freddamente tenendo a mente cio’ che
Mick a poi detto, diventa abbastanza evidente che tenicamente non era un
attacco.
Lo squalo e’ rimasto imbrigliato nel leash di MF durante un
passaggio ravvicinato. Probabilmente stava tentando di capire cosa fosse. Lo
squalo si impiglia, si agita, Mick viene strattonato, si caga giustamente
sotto, ed entrambi scalciano e fanno casino. E lo squalo, stressato,
apparentemente avendo anche preso qualche pugno, se ne va.
Un’esperienza terribile che ha pero’ salvato la vita, o la
vita come sino a quel momento, a Mick Fanning. Forse lo squalo avrebbe girato
intorno e poi provato a dare un morso.
Purtroppo e’ cosi. Recentemente in Australia ci sono stati
due o tre attacchi. Uno fatale. Ma e’ sempre la stessa cosa: lo squalo da un
morso e poi solitamente ti lascia. Alcune volte morde la tavola, altre una
gamba o un braccio. Non e’ che ci capisce un cazzo, lo squalo. E quando
l’incidente risulta fatale non e’ perche’ la vittima e’ stata mangiata come nei
film, ma perche’ si ‘e perso troppo sangue prima dei soccorsi.
Altri pensieri:
Quell’onda che cresce e poi copre MF e lo squalo dalla vista
e’ un perfetto escamotage da film! Peccato che fosse la realta’!
Kely Slater su FB dice che un suo amico, guardando la gara
in streaming, aveva visto lo squalo inquadrato dai droni diversi minuti prima
dell’incidente.
Due domande: possibile che nessuno dell’organizzazione
l’avesse visto? Gente sul posto in grado almeno di avvisare?
Non sarebbe il caso di usare i droni per pattugliare le
spiaggie piu’ rinomate 8 ore al giorno, invece che usare gli elicotteri per un
passaggio al giorno? Quanto costa quel passaggio?
Infine un’altra considerazione, ma non fraintendetemi.
Qua le tv e i giornali stanno godendo come ricci con questa
storia che coinvolge due serfisti locali. E va be, ci sta. Ma quando sento dire
che e’ incredibile che sia capitato durante una gara, no, non sono affatto
d’accordo.
Questi passano la vita in acqua. Tutti i giorni, sono sempre
tra le onde in qualsiasi parte del mondo per giornate intere. Che non fosse
ancora capitato era una stranezza!
In Australia ci sono stati 3 attacchi recenti.Tutti ragazzi,
surfisti o nuotatori della domenica, per intenderci, Nessun professionista.
Gente che occasionalente si diverte al mare. Ora e’ proprio questo il punto.
Ricordo Bob McTavish che in un libro ha detto che negli anni
60 serfava Noosa 150 giorni all’anno, praticamente da solo. In superfice.
Perche’ sotto gli squali ci sono sempre. E nei restanti giorni dell’anno
surfava altrove, ovviamente. Da solo o quasi. Con gli squali. Mai successo
niente. Prendi Wayne Lynch. Anni a surfare quasi in segreto la proibitiva costa
del Victoria. Un posto che a solo guardare mette i brividi. Niente attacchi.
Kelly Slater? Ha appena detto che a lui non e’ mai capitato
niente.
Ogni volta che uno squalo fa danno coinvolge sempre uno/a
sconosciuto/a, e questi che passano 8 ore al giorno in acqua, tutti i giorni?
Niente.
Non me lo spiego.
Ripeto, non auguro niente del genere a nessuno. Ma la
stranezza era che non era ancora successo, ecco.
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