21 October 2019

Proximity

When your only chance to surf is on weekends, it's easy to score a series of "no surf" conditions that translate into months of no action. Like now.
While I grow more and more frustrated, the local can still score some waves most days, during the week, at dawn, before doing other stuff.
I can't. 
They say: because I surf here every day, I have the right to surf it more than you.
You just have no idea how lucky you are. You talk as if it was a skill to be living there. But it's just luck. And luck is not a skill, nor a merit. Besides, I know ex surfers that once in the city, they give it up because "it's too far".
Well I do it. I've been doing it for years. And in all those commuting to the beach, I only missed a couple of surf if the conditions were good. 
Proximity.
I hate your stupid, random proximity.





Quando puoi surfare solo nei weekends, basta un attimo, un giro di vento sbagliato, una stagione strana come questa, per saltare intere settimane o mesi di surf.
E mentre la mia frustrazione va fuori scala, i locals possono comunque beccare qualche onda durante la settimana, appena il vento si placa, all'alba, davanti casa, prima di fare altro.
Dicono: siccome surfo qua tutti i giorni, ho piu' diritto di te di prendere onde. Come se fosse un merito vivere davanti al mare e non una assoluta serie di casualita'. Conosco poi alcuni surfisti che una volta traferitisi in citta', hanno lasciato perdere perche' "troppo lontano". La loro convinzione ed i loro "diritti territoriali" battuti dal dover guidare l'automobile.
Beh, io invece lo faccio. Da anni. E nonostante tutto, di belle onde nei weekend ne ho perse solo una manciata.
Prossimita'.
Io odio la vostra, sciocca, casuale, prossimita'.

14 October 2019

Happy fail

Busy period and bad conditions.

However.

However yesterday I got 2 small, fun waves that provided, unexpectedly, a mini-barrel.
The first time I thought to avoid it, but my feet wanted to ride it. I mixed my actions and fell.

The second time I saw it coming. I was going up and down the face of the wave in bigger and bigger turns, spraying water from the lip. And when I went completely down on the flat water and I saw the lip preparing for the tube. I knew it. I felt it. I needed it to control the stall and get back up and ride the mini tube.

But my body didn't know what my mind knew. I fell.

But I'm happy. Because I knew, and I was very close to ride a tiny tube after a series of turns and a stall.

What a great sensation.
What a good fail.





Periodo di impegni e di condizioni deludenti.

Tuttavia.

Tuttavia domenica ho preso due piccole onde che hanno poi fatto un micro/semi tubo di 40cm.
La prima volta d'istinto ho tentato di scendere, proprio nel momento in cui invece avrei potuto fare mezzo passo avanti e passare accovacciato indenne. Ho pensato di scendere ed i piedi hanno invece suggerito l'azione. Ho mischiato le due opzioni e sono stato travolto.

La seconda volta l'ho sentito arrivare. Coi piedi. 
Ho mandato la tavola giu' e su lungo la parete per diverse volte, con archi sempre piu' ampi, spruzzando l'acqua dalla cresta dell'onda al passaggio del mio tavolone. E all'ultima curva sono sceso completamente giu', ed ho visto il labbro sollevarsi ed ho capito che stava tornando, il tubo, tubetto, di prima. La tavola e' andata mezzo in stallo, perdendo la velocita' della discesa,, ed in quel punto ho visto. Ho visto che la piccola parete mi avrebbe ripreso e che sarei stato esattamente la, dove avrei duvuto accovacciarmi per passare oltre.

La tavola e' salita, ma il movimento di preparazione, immaginato, non faceva parte del mio archivio mentale. Ho sbagliato.

Ma son felice perche' ho visto, ed avevo visto giusto, e c'ero quasi. Non era solo una questione di passare quella sezione d'acqua verticale, era di arrivarci con uno stallo al terminde di una manovra.  

Un bellissmo fallimento. Un mattoncino per la prossima volta.