In regards to surfing, I surfed a lot!
The cap on surfers admitted in the area is a blessing! It should be done in every island/surfing destination. The cap does not apply to locals but on tourists, rightly. And there's a small fee to be paid which help the local economy. I love it.
If you think about how sad Bali is right now, you really would think twice before wasting your resources like that.
Nusa Island Retreat, in Kavieng, offers six different spots on the nearby islands. The further out is 20mins by boat around an amazing little island in the middle of nowhere. I've visited all of them, but didn't surf in two and the waves were tubing right on top of a shallow and sharp reef. (I didn't want to have a go on tube riding in a place where the hospital is worst the the reef itself!)
At most, we have been 12 surfers in one spot (on 3 peaks). It happened just once. While I've been surfing alone twice! Usually we have been 3 or 4 longboarders most of the time.
We found a week of very variable conditions and we surfed anything from 2-3 to 7-8 ft, with occasional monster sets. A part from the two shallow spots, we surfed in all of them even with the biggest waves as the reef was under a good amount of water and the waves were not tubing - most of the times.
I surfed well and tackled good, big waves that usually around here are forever taken by others. I carved a lot with my progressive longboard and enjoyed the feeling of working a big wave face like never before. I was and still am stoked.
What I take with me after this trip is the knowledge that -within the realm of normal/recreational waves- I can surf well, or decently if you like. And that my problem is the crowd and the feeling of fighting for position and the pressure that comes with it. So, I'm more convinced about my skills and I'm happy.
I'm stoked. I can't wait to catch some good waves around here!
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Nello specifico, ho surfato tantissimo!
Il tetto al numero di surfisti in acqua e' una benedizione. Dovrebbe essere introdotto in tutte le isole che sfruttano il surf come risorsa economica. La restrizione non si applica ai locali, ma solo ai turisti, giustamente. E si paga una sorta di tassa di accesso insieme alla prenotazione. Favorevolissimo.
Basta guardare in che condizioni versa Bali, capitale di decadenza tropicale, per capire i rischi associati alla mancanza di pianificazione. Ma sto divagando.
Nusa Island Retrait, a Kavieng, offre sei surf spot differenti, destri e sinistri, sparpagliati in almeno 4 isole adiacenti al resort. Il piu' vicino e' dietro il resort e in teoria ci si potrebbe andare a piedi (in teoria), mentre il piu' lontano sorge intorno ad una minuscola isoletta in mezzo al mare a venti minuti di barca.
Sono stato in acqua in ogniuno di essi ma in due spot ho evitato di fare il kamikaze (e quindi di prendere onde) per evitare bombe tubanti direttamente su reef a pelo d'acqua. Erano sitauzioni in cui non ci si poteva permettere di sbagliare, e neanche di "provare", senza compromettere non solo la vacanza ma anche la propria salute in generale, dato che l'ospedale locale di un paese del terzo mondo fa quasi piu' paura del reef stesso..
Il massimo di persone in acqua e' capitato una volta, quando credo fossimo in 12, su tre picchi. Il minimo e' stato 1, io, da solo, in due occasioni. Di solito eravamo in 3 o 4, a surfare per i fatti nostri coi longboard. Una goduria.
Il tetto al numero di surfisti in acqua e' una benedizione. Dovrebbe essere introdotto in tutte le isole che sfruttano il surf come risorsa economica. La restrizione non si applica ai locali, ma solo ai turisti, giustamente. E si paga una sorta di tassa di accesso insieme alla prenotazione. Favorevolissimo.
Basta guardare in che condizioni versa Bali, capitale di decadenza tropicale, per capire i rischi associati alla mancanza di pianificazione. Ma sto divagando.
Nusa Island Retrait, a Kavieng, offre sei surf spot differenti, destri e sinistri, sparpagliati in almeno 4 isole adiacenti al resort. Il piu' vicino e' dietro il resort e in teoria ci si potrebbe andare a piedi (in teoria), mentre il piu' lontano sorge intorno ad una minuscola isoletta in mezzo al mare a venti minuti di barca.
Sono stato in acqua in ogniuno di essi ma in due spot ho evitato di fare il kamikaze (e quindi di prendere onde) per evitare bombe tubanti direttamente su reef a pelo d'acqua. Erano sitauzioni in cui non ci si poteva permettere di sbagliare, e neanche di "provare", senza compromettere non solo la vacanza ma anche la propria salute in generale, dato che l'ospedale locale di un paese del terzo mondo fa quasi piu' paura del reef stesso..
Il massimo di persone in acqua e' capitato una volta, quando credo fossimo in 12, su tre picchi. Il minimo e' stato 1, io, da solo, in due occasioni. Di solito eravamo in 3 o 4, a surfare per i fatti nostri coi longboard. Una goduria.
Siamo capitati in una settimana di condizioni molto variabili e abbiamo surfato destre e sinistre dal mezzo metro ai due pieni, con alcune bombe occasionali enormi. A parte i due spot assassini menzionati prima, gli altri erano fattibili in quanto il reef stava piu' in basso e le onde di buona dimensione cominciavano a rompere molto fuori, senza necessariamente tubare.
Ho surfato bene, onde belle grandi che di solito da queste parti sono perennemente occupate.
Ho goduto come un riccio a scendere e risalire sulla faccia delle onde, sciolto e in controllo, front hand and back hand, carvando col mio progressive longboard come un ossesso. Ho anche sparato un passo incrociato sulla cima di una montagna trasparente, a mille all'ora, cadendo poco dopo, e ricevendo il suggerimento di non rishiare troppo dal veterano mio faro di riferimento.
Ho goduto, l'ho detto?
Sono molto convinto delle mie capacita'. Ho sempre saputo che il mio problema in Australia e' la folla, non le onde, ed ho avuto la conferma.
Non vedo l'ora di tornare in acqua.
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