29 January 2016

What happened in Noosa

Victor's waves were consistently around the 2m mark with 14sec period.

Most of the coast was too big or too rough for me, and anyway, all we wanted was to surf Noosa.
We went there on Sunday and no surprise, the place was packed.

Little Cove and National park were perfect, just head high, and we didn't even bother checking out Tea Tree were all the best guys were for sure.

Once in the water, the first hour was getting frustrating. Perfect, beautiful waves and so many people around I couldn't even surf the smallest left overs..

Then magic happened.
After adjusting my position for 50 minutes, I got one, big, perfect wave. The other, because there were others on the same wave, on my inside, were caught in the white water in just few seconds. And the wave was all mine! Fast, high, but gentle, beautiful water, pushing me to the shore, and all the others paddling to give me way. And me? Well, I was working on it.
Go up the face, make a mix of cutback and re-entry, go down, turn up again, cut back a bit, step forward, step back, cut back..
..all the way from National Park to the inside of Little Cove!!
My legs hurt!
Joy is to say the least.

I managed to repeat it 3 other times, and surfed smaller ones inside Little Cove.

I didn’t surf much, overall, but I put together four of my longest and better surfed rides in one single day.

Pure Stoke.

I created this from the webcam. In the cirles the aproximate starting and arrving points of my rides

Aproximate rides path with google map

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Victor ha consegnato onde con constanza, sui due metri ogni 14 secondi. Per 4 giorni abbondanti.

Putroppo tra vento, lavoro, e impegni, ho potuto goderne solo Domenica. Ma cosi’ e’ la vita del vero surfista, quello con una vita da incastrare intorno alle sessioni, e con una marea di compromessi.

(Quelli che vivono serfando non sono veri surfisti! Loro vivono vite impossibili, fittizie, da film, come I miliardari delle riviste per esempio, con ville, piscine e gnocche ovunque.. ! Ma dove?)

Il mare era grosso e pericoloso. (Alcuni bagnanti sono affogati nel weekend). La maggior parte degli spot in zona erano oltre cio’ che considero divertente, fuori portata, ma noi in ogni caso volevamo solo Noosa e la sua perfezione. E cosi’ ci siamo andati, sapendo che la folla ci avrebbe messo a dura prova.

Il posto sembrava Rimini a Ferragosto, abbiamo lasciato la macchina in casino e siamo andati a piedi. Non abbiamo neanche controllato Tea Tree, che doveva essere enorme, e ci siamo fiondati immediatamente al National Park, dove onde giusto sotto i due metri rollavano in bellezza.

La prima ora ho sofferto, non riuscendo e prendere neanche gli scarti per via del traffico.

Poi la magia.
Dopo aver cambiato posizione per 50 minuti, la Mia onda e’ finalmente arrivata. Gli altri, ovviamente al mio interno, sono stati subito mangiati dalla schiuma, mentre io avevo strada libera. Una strada alta, rotonda, verde, perfetta, potente ma gentile, che mi spingeva senza indugi verso la spiaggia in lontananza, con tutti gli altri a togliersi di torno.
Ed io? Io lavoravo di gambe. Su contro la faccia, poi una sorta di miscuglio tra cutback e re-entry, giu, su ancora, passi in avanti, passi indietro, cut back, trim… senza pausa, per una delle onde piu’ lunghe mai fatte. Quaranta secondi circa. Avevo le gambe che chiedevano pieta’. Dal National Park a Little Cove solo andata. Mai successo prima.

Gioia e’ dire poco.
Poi, oltre ad altre, belle e divertenti onde minori, ho pure ripetuto per altre tre volte!

In generale non ho serfato tanto, ma erano le onde migliori che abbia mai preso ed eseguito allo stesso tempo. Fantastico.

Le sogno ancora e non le dimentichero’ facilmente.

Ho messo insieme questa immagine dalle inquadrature dela webcam. Nel circoletto aprossimata l'inizio e la fine delle mie cavalcate

Stessa aprossimazione con google map


28 January 2016

Victor was here

Victor delivered.
(This pics from the web belong to their owners!)


Snapper point last Sunday

Tea Tree Point last Sunday



Victor e' stato di parola.
(Le foto appartengono ai loro legittimi proprietari)


22 January 2016

Victor are you coming?

Waiting for the cyclon Victor to deliver a decent swell.
Austalia east cost is in stand by.
The swell is kind of late and tomorrow -Saturday- it’s a windy day. Means Saturday is practically wasted.
Sunday is gonna be packed to the rafter.
I’m excited. I dream of perfect Noosa waves. But there’s nothing to guarantee me a decent session.
Anxiety.

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In attesa che il cycloneVictor ci regali belle onde.
Mezza Australia e’ in stand by.
La swell e’ un po’ in ritardo e domani sara’ ancora ventoso. Significa che sabato e’ gia’ buttato. E Domenica la folla sara’ assurda.
Sono eccitato e ansioso. Sogno le onde perfette di Noosa ma I fattori ambientali stanno lavorando per farmi soffrire.
Attesa.

19 January 2016

Italian Record

Waiting for some good swell...

It's recent news that the italian surfer Alessandro Marciano ha surfed the biggest wave ever (so far) in Nazare, Portugal.

With all respect for Alessandro, I believe this is becoming kind of pointles.
It tells nothing about the surfer (a part from having big balls), nothing about his style, his abilities, his history. 
I don't understand this business of being pushed, forced, into a wave so big that you can't actually surf it. 



This is Alessandro. He's on the shoulder, away from the lip and going straight. The wave is spilling.
If you watch the video, and the video of everyone on that wave for the matter, all they do is going straight on one side and getting out of there. 
I don't know.. not a single manouvre.. they get shot in and they rush out. A sort of Corrida (bull fight), when you let the bull pass beside you with a trick. Yes, big balls, but what are you actually doing? 
It's a world record. Fine. Tomorrow there will be another one. Don't worry. 
I believe surfing is something else.


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In attesa di belle onde..

E' fresca fresca la notizia dell'onda piu' grande mai cavalcata, conquistata dall'italiano Alessandro Marciano, a Nazare, ovviamente.

Con tutto il rispetto, la notizia non mi dice niente. Sta cosa dell'inseguimento dell'onda piu' grande mi sembra diventata ormai del tutto priva di valore.
Le foto e i filmati non ci dicono niente su Alessandro. Le sue abilita', il suo stile, la sua storia. Palle quadrate, ok, ma niente di piu.

Il bravissimo Ale sta serfando sulla spalla, abbastanza lontano dal curl. Va giu' dritto in diagonale ed esce. In tutti i filmati, lui e chiunque altro che si cimenti con quell'onda, si fanno sparare a mille e a mille ne escono via. Non una manovra, una bella curva..
Un po come una Corrida, si sventola il mantello e si fa passare il potente toro accanto. Ma a parte mostrarci il coraggio, che sta facendo il torero?

E' record, ok. Ma domani ce ne sara' un altro. Da quando Nazare e' entrata nel radar, due volte l'anno si aggiorna sto record. Nella mia modestissima opinione, non significa niente. Credo che surfare significhi altro.



11 January 2016

A video

Sardinia

I was born in Sardinia, one of the biggest islands on the Mediterranean Sea.
In relation to the sea, I was taught two main things: 1-to have fear; 2- the fact that nowhere in the world I’d find a better, more beautiful place.
 
Then, many years later, I came to Australia.

Surfing is teaching me about the sea. Where before there was just fear, now I can watch and see what’s happening. I always have fear and I’m astounded when I see dads with kids in 2m waves, but I know the rules, I know my limits, I can assess and judge for myself. I rarely push myself out of the comfort zone, and the comfort zone evolves with me.

Then I also got to know the places of the SE Queensland and I fell in love with them.
I don’t believe anymore that the beauty of Sardinia beaches and sea is unmatchable.
When the water is 100% clear, well.. you can’t go past it. There are different places, and they are beautiful in different ways.

I’m not surfing Coolanagatta as much as I used to due to the crowd factor. But I deeply love this place.
This video it’s just a series of drone shots, not great in itself, but.. wow..


 
 
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Sono nato e cresciuto in Sardegna dove mi sono state insegnate due cose: 1- avere paura del mare; 2- non ci sono posti di mare al mondo piu’ belli della Sardegna.

Poi dopo tanti anni sono venuto in Australia.

Surfare mi ha insegnato e mi insegna continuamente a leggere il mare, capire cosa succede, vedere i rips, valutare le onde e le mie capacita’. La paura, quella, impressa nel cervello come l’imprinting di un pulcino, non va mai via. (Rimango ancora sbigottito quando vedo papa’ con bambini minuscoli tra le onde, immaginando il terrore dei miei genitori e parenti vari davanti ad una visione simile) Ma la controllo, e si evolve anche lei col mio imparare.

I posti invece. Con mia grande sorpresa ho scoperto di amare, molto, i posti qua intorno. Ed era una bugia che non ci possano essere posti di mare piu’ belli. In realta’ quando l’acqua raggiunge il 100% di trasparenza, ecco quello e’ il massimo. Esistono luoghi diversi, belli in modo diverso, per cose diverse. Non si possono fare classifiche.
E l’impareggiabile Sardegna si scosta, fa spazio nel mio cuore per queste altre localita’ che mi hanno conquistato.

Posto un video fatto col drone. Il video di per se e’ povero, senza montaggio. Giusto un po di riprese messe insieme. Pero’ quando lo guardo sogno. C’e’ quell’immagine a Kirra (1'45'') con quell’acqua assolutamente trasparente, e quelle onde leggere… un sogno.. ed il bello e’ che spesso ci vado, dentro quel sogno.



08 January 2016

Starting 2016








Happy new year every one!

Just as 2016 kicked in, a good swell reached the SE Queensland. The pictures above are taken from Kirra Hill, Coolangatta, looking at Kirra Point and Snapper/Greenmount Point.

During the short Christmas break I managed to have 5 sessions in 10 days, which is an extremely good average. Unfortunately the conditions before that swell were doable but not great. My friend and I were waiting to go to Noosa but at the end it didn’t happen.

The day I took the pics the average waves were head high with some sets easily around 2m.
From that hill I witnessed some 2m tubes rolling in, mostly unridden.
Actually the reason why I was up there was to check if there was any hope to get out there myself.
With a longboard and no duck dive, it could turn easily in a nightmare.
So basically I wasted 1 hour assessing what to do! In the end, even if usually Currumbin can get bigger sets than Superbank, we spotted a rip almost in front of the river mouth which helped us to get out safely.

The point was busy and enormous so we settled for some rides afar from there. Basically a gigantic beach break (but with up to 10sec rides before the break). I managed to catch a few and do something. But not much.
The sea was big but the tide was also coming in, so that catching waves in safety became harder and harder..

Overall it was a strange day..

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Buon anno!

Eccovi due foto in merito alla swell che e’ arrivata col primo dell’anno!
Sono fatte da Kirra Hill, guardando rispettivamente Kirra point e Snapper/Greenmount Point.

Durante la pausa sono riuscito a mettere insieme 5 sessioni in 10 giorni, che e’ buonissimo, ma con condizioni scadenti.
Poi d’un tratto e’ arrivata questa mareggiata ed era subito troppo!
Noi aspettevamo di andare a Noosa ma la le onde non sono mai entrate propriamente.
Cosi abbiamo dovuto unirci alla folla ed affrontare onde sui 2m che tubavano.
Anzi, quelle le ho solo fotografate. Infatti ero sulla collina proprio per carcare di capire se avevo speranze di raggiungere il line up col mio longboard senza affogare.
Alla fine, dopo un’ora di studi, abbiamo optato per entrare a Currumbin, che di solito riceve onde pure piu’ grosse, ma che il giorno offriva un rip che sembrava potesse risolverci il problema. E cosi’ e’ stato.
Siamo riusciti ad uscire e poi abbiamo serfato lontani dal point, di dimensioni mostruose, per stare a prendere colline blu davanti allo spiaggione. Una sorta di beach break, ma in relativa sicurezza.
Alla fine, sveglia presto, viaggio, consultazioni.. paura, e tutto.. per una sessione un po strana, durante la quale ho preso si dei mostri blu, ma pochi e non con leggerezza. Eravamo fuori dalla nostra comfort zone e c’era una corrente laterale allucinante.
Giornata strana..

E’ chiaro che in giornate cosi’ io raggiungo il mio limite. Altro mezzo metro in piu’ e avrei rinunciato ad uscire. Dalle foto, prese da lontano, non si capisce bene cosa fosse. Ovviamente non sto parlando di Maverick, ma sono ancora un principiante sostanzialmente, ed in piu’ sono stato educato ad avere paura del mare. Infine delle onde grandi non me ne sbatte granche’. Danno una scarica di adrenalina, si, ma il divertimento che provo con onde dai 50cm al 150cm e’ molto ma molto piu’ alto. Ecco perche’ stavamo aspettando che Noosa si animasse. C’erano tutti i presupposti per una goduria totale, ma la mareggiata evidentemente era troppo da sud per riuscire a girare intorno al Capo.
Ormai siamo a gennaio ed e’ tempo che Noosa si accenda. Questi che vengono sono i suoi mesi preferiti. Non vedo l’ora.