24 May 2020

Good to be back


Back in the water, at last.

The ‘good season’ is here (and it has been here for weeks and weeks) and finally I got to see the Ocean and catch some waves.

We went to Noosa to search for easy conditions, since our shoulders and backs were (and are) all gone rotten.
Last Saturday it was overcast, cool, and the big swell from SE was reduced to small, fun waves at Little Cove and National Park.
The proficient surfers must have been to other places, looking for big waves and measures their dicks against each other’s. So, the good old home spots at Noosa were left to beginners and kooks like us. Thank you, guys.

We got a lot of waves and our shoulders were asking for mercy after not even 2 hours. I had fun but was also bummed by mistakes and wipeouts that were simply the results of 2 months without practice (not to mention the last 12 months, in general) and fitness.
Since the forecast was looking good, we couldn’t resist and went for a second session on Thursday. 

Somehow Thursday was better. Similar day, similar conditions, but better.

We went out at Little Cove and then sat mid-way through to National Park.
We got a few immediately. They were hip high and kind of fun, but most of them were closing out too soon for our tastes. We could see what appeared to be better waves in the distance and were wondering whether it would be a good idea to go there.
After yet another close-out I saw my friend paddling away. I wasn’t totally convinced, also because paddling too much was going to make me catch less waves. So I waited and watched. Meanwhile the tide was going out and suddenly my little spot started working properly. I got four or five waves in close succession and they were perfect, small, steep and fast. I started practicing cross stepping and finally got the occasion to do it with a super steep face (although small). I was expecting disaster, but the board didn’t move and kept slicing the water like a knife. In one occasion it was so perfect that I performed a second cross-step, reached the nose with my right foot (I’m goofy surfing right), and then put my left foot there as well. I lost control almost immediately, but it was my personal best. Both feet on the nose, for real.

After sometimes, while going back and forth playing this game, I saw the ‘rouge wave’ coming. This is also known as the clean-up wave. But in this place and day, the rouge wave was a head high, classic, perfect Noosa right.
Obviously, I just go a small one and I was out of position. I cursed my destiny and refrain from paddling out fast. There were 5 guys in line and there was no way that this one was for me, anyway. So I kept cool and paddle steadily out to the left.
The guy on the wave wiped-out. My friend wasn’t ready and lost it. And old man bailed out before taking the drop. Tree guys out, two left.
I kept paddling out and left, and kept watching.
One guy took the drop and failed. I kept paddling. The last guy didn’t even try! The perfect wave was empty and its wide beautiful wall was closing on me all the time.
I didn’t expect I could have this chance. It was very late and I was going to get a very steep drop. But nothing compared to some of Kirra’s. I couldn’t let it go without trying. I turned the board at the very last second and the wave got me even before I paddled. I got up and pushed right, going down the line without trouble. Down and up, down and up, down and up, racing through Little Cove, finally, this sensation again! But the third time I did something wrong and wiped-out from the top. Nevertheless, it has been fantastic.

My friend came back, and we kept catching nice little rides, including a couple of very long waves the we shared in tandem.
Again, at the two hours mark we were cooked. Long waves at Noosa means a lot of paddling. Fortunately the wind came up by then and the low tide was changing the behavior of the wave. So it wasn’t too bad to go out by then.
I don’t remember having undisturbed fun in Noosa for a long time. What a place.



Geography of Noosa - click to enlarge



Finalmente.

Certo, i locals non solo non si son fermati, han pure surfato di piu' del solito. E certo, avrei potuto andare all'alba e fare il finto tonto, e surfare come hanno fatto in molti pure da Brisbane. Ma quando sei cresciuto qua e questa pandemia sostanzialmente rimane un'idea vaga che succede ad altri, in altre parti del mondo, e' molto piu' facile dimenticarsene.

In ogni caso in questi mesi ci sono state onde a quintalate.
Questa settimana non era affatto piccolo e Noosa era l'opzione migliore per le nostre spalle ratrappite e la quasi totale mancanza di fitness.

Sabato era una giornata fresca e coperta.
Siamo entrati a Little Cove ed abbiamo scoperto che tutti i bravi surfisti erano a misurarsi chi ce l'aveva piu' grosso sfidando onde importanti da qualche altra parte. Abbiamo ringraziato.
Abbiamo surfato a volonta', tra National Park e Little Cove, dominando principianti ed anziani su onde ad altezza fianchi. Purtroppo la ruggine c'era tutta e ho commesso un sacco di errori sparsi dovuti a muscoli inefficienti e appesantiti.
Ma ci siamo divertiti ugualmente e la situazione settimanale garantiva ancora giorni di onde in quantita'.
Non abbiamo resistito e ci siamo tornati giovedi.
Giornata quasi identica ma onde in qualche modo migliori. E zero esperti, nuovamente!

Inizialmente le onde si presentavano bene ma erano corte, chiudendosi in un close-out che non dava vie d'uscita.
Vedevamo piu' in fondo, verso Boiling Pot, onde piu' alte ed invitanti, ma c'era da remare un po'. Eravamo indecisi. Dopo l'ennesima corsa breve vedo il mio compare remare via. In modalita' risparmio energia ho preferito stare a guardare da lontano e valutare.
Ma mentre lui sedeva largo ad espettare un turno in uno spazio di mare evidentemente piu' affollato, da me le onde hanno preso a sistemarsi e le cavalcate so diventate via via piu' lunghe.

Ora la paretina si alzava verticale ma dava ancora un attimo di tempo per passare e continuare, avendo spostato il peso in avanti in cerca della velocita' massima. Dopo verie ripetizione ho iniziato a camminarci e ho fatto un passo incrociato proprio sulla parete, cosa che di solito evito per paura di cadere. Invece la tavola filava in diagonale come niente fosse, dandomi ancora piu' coraggio. Il top l'ho raggiunto quando ho fatto un doppio passo incrociato e ho portato il piede destro proprio sul muso. La tavola non dava segnali negativi ed allora ho portato anche l'altro piede davanti. Ho perso l'equilibrio quasi subito, ma e' stato un momento che mi ha gasato. Un vero e proprio, per quanto breve, nose-riding.

Ad un certo punto, dopo una caduta, ho visto in lontananza l'onda anomala, quella che in giornate di onde serie diventa onda killer, o clean-up, come dicono qua, perche' fuori misura, si rompe e travolge tutti senza scampo, lasciando poi il mare pulito, libero di surfisti.
L'onda anomala arriva sempre, anche quando il mare e' quasi piatto. Nel qual caso arriva di 30cm, ma pur sempre fuori scala. Il segreto e' essere nella posizione giusta. Ma solitamente questa posizione e' troppo lontana dalla media delle altre onde, e nessuno aspetta invano un miraggio. Va a culo. E per quello quasi tutti vengono spazzati via.
In ogni caso, giovedi l'onda anomala era un'onda ad altezza persona, con un lungo muro aperto, pulito e con una certa potenza. Praticamente, semplicemente la classica, goduriosa onda perfetta di Noosa. Finalmente!

Ovviamente ero fregato. Mi son trattenuto dal remare a manetta per uscire, sapendo che non sarebbe mai toccata a me. C'era uno sopra, ovviamente, e altri quattro surfisti tra me e lei. Ho preso a remare con calma in diagonale per togliermi almeno di mezzo.
Dopo pochi secondi il tipo sopra ha sbagliato ed e' caduto!
Il primo dei quattro si e' girato disperato, me era gia' troppo tardi. Persa. Io continuavo a remare in diagonale.
Un signore di una certa eta' ha preso a remare, ma all'ultimo secondo ci ha ripensato, proprio sulla cima dell'onda. Niente.
Io continuavo a remare, il muro in avvicinamento ed il mio cervello alle prese con la triangolazione dei punti di impatto e di partenza. Partenza?
Il terzo della fila non si e' tirato indietro, l'ha presa, e' corso giu', e non sapendo fare il bottom turn e' stato mangiato da una valanga di schiuma. Io continuavo a remare. Ora gli scenari si moltliplicavano. Fiatone. Guardavo l'onda, il picco, il muro, velocita' di avvicinamento, il quarto surfista, un ragazzo inesperto. L'ho visto girare la tavola ma poi e' rimasto seduto, facendola andar via sotto il culo. Aveva visto giusto perche' anche la da lui un secondo dopo e' diventata una valanga. Non potevo crederci: vuota!
La mia uscita in diagonale mi aveva portato invece nel punto giusto. Quasi. Mancavano forse due secondi. Il muro ora si alzava minaccioso anche per me. Lasciare o tentare? A Kirra questi muretti sono normale amministrazione. Dai! Ho girato la tavola, messo giu' il muso, piegato le ginocchia per portare i piedi sopra al culo e spostare il peso avanti, ho messo il primo braccio in acqua per spingere ma era gia' tardi. La tavola e' partita senza il mio intervento. Ho sentito la valanga al mio fianco e mi son tirato su, preoccupandomi di andare in diagonale e scappare avanti. E d'un tratto era mia. Facile. Giu' in diagonale, virata, su, spruzzo d'acqua in cima girando, giu' nuovamente. Ho ripetuto il gioco tre volte. Alla terza ho sbagliato qualcosa e' son caduto. Ma che figata! Quanto tempo era passato dall'ultima volta?

Il mio amico e' poi tornato da me e abbiamo continuato a prenderle, piccole, facili, divertenti, lunghe. Le remate sempre piu' faticose. Alcune le abbiamo fatte pure in tandem, e sostanzialemente abbiamo fatto quello che volevamo senza competizione degna di nota.
Alle due ore eravamo sfatti.
Ma fortunatamente si e' alzato il vento e la marea, in perenne cambiamento, ha cambiato nuovamente i paramentri. Cosi' siamo usciti sapendo di aver beccato la finestra migliore per quella mattina.
Non ricordo di aver surfato Noosa cosi' senza competizione degna di nota per chissa' quanto tempo.
Che posto. Che bello.

ps: alla fine, stando alla app, abbiamo percorso in acqua 7.700 metri. Metti che abbia sbagliato del 20%. Sarebbero 6.300 metri. Di questi farei 40% onde, 60% remate. Piu' di 3km di remate senza allenamento!