30 November 2016

What I missed

I found a basic video about the good waves last week in Noosa.
It was weekdays and I couldn't go, but having managed 2 good sessions in the weekends I can't complain too much.

When Noosa deliver, is the best wave I have ever seen.
With my long, in similar conditions, I managed to get rides close to a minute long! Your mind just blows up!

Also, I love that there are no stupid pros filmed here, but everyday surfers enjoying their life (and they are not better than me, which makes me feel good, somehow!).








Ho trovato un video grezzo girato col drone a Noosa durante la settimana scorsa, quando c'erano onde da goduria. Non grandi, ma molto belle comunque.
Purtroppo non ho potuto andarci, ma il rammarico e' mitigato almeno un po' da due buone sessioni nel weekend.

Quando Noosa regala queste onde, e' semplicemente il posto miglore che esista. La forma e' sempre perfetta e consistente. Con il long, le ultime volte in condizioni simili ho fatto onde da quasi un minuto. Da uscire di testa.

Mi piace poi il fatto che la gente filmata non siano i soliti cazzo di campioni del mondo delle mie palle, ma gente normale che se la gode. E che non e' meglio di me! Mi fa sentire bene! :)


21 November 2016

Waves, at last

An horrible, busy week.

Stress to max levels, plus half sick, no gym, tired to the bone. With bogans fighting Saturday night in the streets, waking me up and losing my sleep until dawn.
Sunday morning spent doing must do stuff, then lunch on the go and away to the Gold Coast with 35C in the car in search of anything rideable.  

Then the universe winkled at me, or maybe forgot to make me feel miserable.

As soon as we arrived a car left for us to park.
Then I realised that of all the people in the water, nobody was surfing the point: they were all kids and families, no surfers!
I went in and in 30 secs I was on my first wave.
I enjoyed 40 minutes of almost alone surfing, with conditions improving every minute (like forecast said).
Then other people arrived, but they were weekend surfers like me. Nobody aggressive and nobody really better than me.

I kept catching the biggest sets and doing my turns and carving without worrying about people.
They were the best conditions I found in months and I surfed at a very decent level.

Then we had a walk in Coolangatta and enjoyed dinner and the sunset from the surf club's balcony.
Thank you universe.


Your soul feels better after a good session and a dinner with this view
Cena con tramonto dopo una bella sessione e sentirsi rinascere



Una settimana pesante, stressante.

Quasi mi sono ammalato, ho saltato gli allenamenti, sono arrivato a sabato stanco e la notte una rissa tra coatti mi ha svegliato, rimanendo poi col cervello in moto sino all'alba.
Ho passa la domenica mattina e sbrigare cose necessarie, ho pranzato con uova e pancetta affogate in una salsa schifosa, e mi sono sparato i 100km d'ordinanza per la Gold Coast con 35C in macchina. 

Poi l'universo si e' accorto per un attimo di me. O forse no, magari ha solo starnutito o qualcosa del genere.

Sono arrivato al parcheggio affollato e una macchina e' andata via proprio davanti a me. Mi sono cambiato e spalmato di crema, messo il leash nuovo e camminato sotto un sole tremendo ancora col mal di testa.
Poi ho guardato la folla in acqua e mi sono accorto che erano tutti bambini e famiglie, e nessuno stava surfando il point!
Ho preso la prima onda in 30 secondi e sono stato solo (a surfare si intende) per quaranta minuti.

Poi e' logico che se qualcuno prende onde, altri arriveranno. E sono arrivati. Ma erano serfisti del weekend come me. Nessuno particolarmente agressivo o in grado di fare numeri spettacolari. Anzi, ho continuato a prendere le onde piu' grandi in alternanza con due o tre tipi, e a fare manovre in tutta liberta', senza dovermi preoccupare degli altri.

Considerando come sono arrivato alla domenica, e il fatto che per mesi non ho avuto modo di far niente, ho surfato bene, girando e carvando in tutte le direzioni e lanciando degli splash oltre la spalla di tanto in tanto.
Ho guduto.

Poi abbiamo aspettato il tramonto e cenato guardando le onde di Coolangatta dal balcone del surf club.
Mi ha fatto bene all'anima.



17 November 2016

Rena Majore




Rena Majore is a awesome little village in the north of Sardinia (Italy). It sits on green hills looking at a very beautiful stretch of coast. 
That's where I spent 3 months of my life every summer, from when I was a baby to teenager years, when the call of soft female skins made me dislike the isolation of the place.

Every now and then I found the village mentioned by my compatriots in search of waves. This fact surprises me, and makes me feel kind of jealous, and a lot of nostalgia.

That coast faces NW, and it takes the Mistral wind straight in the face for most of the year.
Having spent so much time on that sand, I remember every sort of sea condition: from the fury storm to a magic colorful lake (see pic at the top). And everything in the middle. 


And interesting, I never, never, never saw a single surfer tackling those moody waves. All I saw in those years were windsurfs, in the far distance.
We were thought to be wary of the sea, and most of the fun was often on the beach, and not necessary in the water.

Now, when I hear about people searching for waves in that area, I recall some specific days in my childhood that fascinate me.
In fact, there were times when, after a storm, the sand would find itself readjusted evenly throughout the bay, creating a sort of pool 40cm deep and 100m long. It didn't happen every time there was a storm, and not even every summer. Just sometimes, god knows why.
And in those days, under the hot Mediterranean sun, with crystal clear water and no wind, one or two feet waves (leftover from the previous mess) rolled nicely in, all the way to the beach. And we kids used to play with them, and catch them with inflatable mattresses, and run over our parents and every swimmer in our path. And we laughed, and we had the best days of all.  

Lots of sand in this pic and some white here and there.. 

If at that time someone would have showed us what could have been done on those little waves, I believe I would have become a surfer decades before I did.

Also, I think, I played in very rare, and totally spectacular surf conditions, specially for a longboarder like I am now!
Life is strange and unpredictable.


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Rena Majore e' una localita' nel nord della Sardegna, con un bellissimo e vecchiotto villaggio turistico sorto fortunatamente non a ridosso della spiaggia, ma lungo belle colline verdi che guardano il mare.
Per i casi della vita, ho avuto la fortuna di passarci intere estati (circa 15 di fila, ad occhio), fino a quando, da ragazzotto pieno di ormoni, non riuscivo piu' ad isolarmi lontano dagli amici e soprattutto dalle pelli profumate delle giovincelle di mia conoscenza..

Ma ne parlo ora qua, perche' di tanto in tanto Rena salta fuori come destinazione per surfare per i miei conterranei in cerca di onde. E mi prende un magone strano, misto di gelosia, nostalgia, affetto, e curiosita' surfistica.

E penso alle mie infite, immobili, calde, spesso noiose estati passate la, e alle onde che vedevo.

Rena siede in direzione NO, e si prende il maestrale in faccia quasi tutto l'anno. Durante i miei 3 mesi di vita da spiaggia, vedevo tutte le condizioni possibili immaginabili. Dalle mareggiate estreme alle mattine in cui quasi quasi l'acqua non si muoveva neanche sulla battigia. E tutto cio che c'era nel mezzo.



In tutti quegli anni mai e poi mai vidi qualcuno surfare! Al massimo qualche volta spuntavano due o tre windsurf in lontananza, che non vedevo neanche mai partire o tornare in spiaggia.
Del mare si aveva paura, in generale, e il divertimento stava sulla sabbia quasi piu' che dentro l'acqua.

Ma cio' che mi affascina ora e' il ricordo di alcune giornate, che capitavano nei giorni successivi alle mareggiate, quando il mare, non si sa perche', aveva distribuito la sabbia in modo da fare una grande piscina di 40cm per almeno 100 metri. E quando, sotto il sol leone e senza vento, arrivavano uno o due piedi di onde perfette, che rollavano da lontano sino alla spiaggia, che io ed i miei compagni di giochi prendevamo con i materassini, travolgendo parenti e bagnanti vari, con risate e gioia infinita tipica dei bambini.

Molta sabbia e qualche schiuma in questa foto..

Ora, da adulto, lontano e invecchiato, capisco cio' che succedeva in quelle giornate. E son sicuro che se al tempo qualcuno ci avesse fatto vedere cosa si sarebbe potuto fare con quelle collinette d'acqua, mi sarei innamorato del surf con decenni di anticipo. 

Credo anche, se i miei ricordi non mi tradiscono, che in quelle giornate abbia giocato in rarissime e spettacolari condizioni di surf, soprattutto per un longboarder quale sono oggi.

Che strana la vita.

09 November 2016

Bennett is a classic bear

So, here we go with a pastime, if you need one:

Why on earth Bennett Surf Co., Bear Surfboard and Classic Malibu have the same logo?









Yes, not exactly the same.. whatever.. but what’s the story here?
Can anyone tell?

According to the unreliable internet sources, Bennett was founded in 1956, Bear in 1980 and Classic Malibu in 1987. But does this timeline has anything to do with their logos?

Bennett is Australian. Bear was created in California for the Big Wednesday movie. Did they see Bennett’s logo?? And did Peter White got inspiration from the cult movie for his own logo? Or was he a friend of Bennett?
Or are they completely unrelated stories?

I would happily read a 300 pages book on this matter. On a sunny afternoon, with a drink at hand, and the Ocean on the background.



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Cose che succedono, si acavallano, tengono la mente occupata, stressano, e onde che non arrivano per lenire i miei dolori.

Saro’ ripetitivo, ma non ricordo un period cosi’ tanto lungo di niente surf. Da fine Agosto ad oggi, and counting, come dicono qua. E non sto parlando di onde piccole, me di vero e proprio schifo. Incredibile.

Cosi, altro non rimane che perdere tempo con quisquilie.

Allora la domanda e’:
Com’e’ che Bennett Surf Co., Bear Surfboard e Classic Malibu hanno lo stesso logo?









Si, vabbe’, non sono identici, blab la bla.. ma e’ inutile divagare sulle differenze.
Qualcuno la fuori ne sa qualcosa?

Stando alle fonti incerte di internet, Bennett e’ stata fondata nel 1956, la Bear nel 1980 e Classic Malibu nel 1987.
Ma queste tempistiche hanno anche a che fare coi logo? Non necessariamente!

Bennett e’ una famiglia Australiana, e la Bear e’ stata creata in California per via del film Big Wednesday. Che a quelli del film piacesse lo stile del logo di Bennett?? O che Peter White volesse rendere omaggio al film col suo logo? 
O alcuni delle persone coinvolte si conoscevano?
O al contrario, non c'e' nessuna relazione ed e' tutto casuale?

Mi leggerei volentieri un bel libro di 300 pagine su questo argomento, con una bibita fresca a portata di mano, in un bel pomeriggio estivo, con l’Oceano sullo sfondo.

01 November 2016

Another Fed

In this merciless spring I can only browse the web in search of solace.
So I now add another blog to my list. It belongs to an Italian guy, from my same windy island, with my same name, who also surfs and writes. Only, he has a gift in writing. (surfing I don't know!)
I'm sorry because it's in Italian only.
I may translate some of his posts sometime, but guys, you have to learn another language! :)


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In questa spietata primavera, non posso fare altro che cercare consolazione tra le pagine del web, alla ricerca di quella scintilla che manca alla mia anima quando non gioca con Nettuno.
Segnalo allora questo bel blog scritto da un Federico come me, che vive nella mia isola, che surfa e scrive come me. Solo, lui scrive veramente bene.
Surfare non saprei.. :) ah ah