28 September 2016

A photo #7

When there's no surf, you take pictures..


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Quando non ci son onde, faccio foto.. 






26 September 2016

Fuck, or "The fourth weekend wasted"

Ok it's only monday..
I need to keep calm.. and what? go surfing??




Ok, e' solo lunedi'. E' presto..
Devo stare calmo.. come dice quella maglietta: keep calm and .. and cosa? surfare???

05 September 2016

Progress

Another poor conditions day, another great day!

Since only few and not so good surfers were out, my pal and I were able to surf a number of small and super fun waves. And we had the chance to try out stuff.

So this is the official pic of my cross stepping to the nose! I did my first actual nose riding, plus had a lot of fun!


Sorry, I took a pic of my laptop screen!
 

Un'altro giorno di ondine del cavolo, ed un altro giorno di puro divertimento.

Grazie alla folla assente, abbiamo surfato un sacco di onde piccoline e divertenti, avendo la possibilita' di provare a fare cose nuove.
Dunque la foto (dello schermo del laptop!) registra un mio cross stepping poi tramutato breve, fantastico nose riding!
Sorriso a 100 denti.

02 September 2016

On surfing rules

The rules of surfing.

Those amazing rules, made for our own safety and wellness.
Oh yes. Sure.
 
Think about every time you surf a crowded spot: if there was a policeman directing the traffic, and making sure everyone complied to the rules, probably only 5 guys would have being able to surf.
Because there’s always someone better than you, popping up far into your inside. Surfing harder and paddling even harder. If there was a policeman, nobody but the few very good surfers would ever catch a wave. Following the rules.
 
Those lovely rules.
Born when fins allowed surfers to go sideways on the wave face, and when the mass of young and fit adults jumped into the water to be cool like in Gidget. More people but also more space needed.
Interestingly, that was also the time when social rebellion was born. Surfers rejected social accepted behaviours and abandoned schools, families and friends to go in search of the perfect, uncrowded wave. They didn’t want to live by others rules.
 
It is almost like the surfing rules were made by people who didn’t want social rules.
So, if this is the context, what else can you come up with but the jungle law?
 
If you are paddling out, get out of the way.
(Even when someone is in trouble in the white water, they are asked to disappear, so that the surfer doesn’t have to make an unwanted turn!)
 
If you are not the closer to the pick, get out of the way.
If you are not the first on the wave, get out of the way.
 
I like how this two can be twisted at surfers discretion:
If you are closer to the pick, but paddled second, get out.
If you paddled first, but far from the pick, get out.
 
Basically a proficient surfer does what the fuck he wants.
The jungle law.
And if the jungle law is broken, verbal and physical assaults are expected.
Thumbs up!
 


Think about it.
What if you are in a restaurant and in comes a chef that asks you to vacate the table for him, arguing that you are so dumb you can’t distinguish a bad from a good wine?
What if someone with a Mercedes jump the line at the traffic light saying: well, I go faster!
Would that be acceptable?
 
Well, it happens continuously in the water: I can catch a wave far on your inside, so get out. It’s your problem, not mine.
 
But what if we were to apply common rules to surfing? I mean, common rules!
What if there was a policeman keeping people in a line, with every one catching a wave in turns? (first in, first out)
I believe most of the surfers I see around me in the water every weekend would be fine with it. Because no matter the conditions, you will get as a good shot as every one else.
I believe only the proficient surfers would cry like babies at the idea of equal sharing.
 
I’m provoking here.
I’m pushing the discussion around to make a point:
Surfing rules are needed, yes.
But I don’t see them as unquestionable. And I don’t like people who don’t allow room for questioning things.
Surfing rules are needed. But far from being perfect. And being the crowd already a problem in many spots, and only to get worst everywhere, it’d be about time to start thinking different.


 
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Le regole del surf.
Queste fantastiche regole che ci fanno vivere in sicurezza e armonia.
Certo.
 
Pensate a quado avete surfato in un posto affollato, con onde un po bastarde: se tutti rispettassero perfettamente alla lettera le regole, a surfare sarebbe sempre le stesse 5 persone. E tutti gli altri a guardare.
Perche’ c’e’ sempre uno piu’ bravo in grado di mettersi al tuo interno, nel punto piu’ difficile, e uno piu’ in forma di te, in grado di remare di piu’ e piu’ veloce (i beginners qua non centrano niente, badate).
Proprio cosi: se ci fosse un vigile a far rispettare le regole in acqua, bloccherebbe tutti tranne i piu’ bravi.
Che strano.
 
Ma quando sono nate le regole del surf?
Beh, diciamo che a grandi linee si sono sviluppate quando le pinne hanno consentito finalmente di stare sulla faccia dell’onda (introdotte negli anni '30 ma diventate standard negli anni ’50), e quando Gidget rese il surf un fenomeno di massa. Cioe’ quando il numero di surfisti divenne significativo e contemporaneamente ci fu bisogno di piu’ spazio libero.
Quando la massa dei giovani si riverso’ in acqua e i surfisti della prima ora si sentirono usurpati. Quando il rock’n roll diede il via all’epoca della ribellione sociale ed al chiaro disprezzo verso le regole della societa’ moderna.
 
Ma aspetta un attimo. Qualcuno ha menzionato le regole?
Rifiutavano le regole?
C’e’ qualcosa che non quadra.
 
Vuoi vedere che le regole del surf furono coniate da una massa di fannulloni o aspiranti tali, che abbandonava la scuola, la famiglia e la societa' in generale, che passava la vita a surfare per protesta, si drogava, e soprattutto non sopportava la presenza di altri in acqua?
 
I conti tornano. Che altra soluzione puo’ trovare un gruppo di persone che rifiuta le regole, ma che deve tuttavia regolarsi per convivere in acqua, se non quella della legge del piu’ forte? Quella del togliti di torno.
 
-Se stai uscendo, levati di torno.
(Per la sicurezza, certo. Ma uno che per sfiga si trova intrappolato nell’inside deve letteralmente sparire perche’ colui che serfa, in grado di girarci tranquillamente intorno, non puo’ concepire di essere disturbato!)
 
-Se non sei sul picco, levati di torno.
-Se non parti per primo, levati di torno.
 
Apparentemente sensate, ma in conflitto.
E’ infatti interessante poi vedere come queste due vengano capovolte a piacimento:
 
-Se parti per primo ma non sei sul picco, levati di torno.
-Se parti sul picco ma per secondo, levati di torno.
 
Sostanzialmente chi e’ piu’ bravo fa il cazzo che vuole.
La legge del piu’ forte.
Che se viene infranta, causa agressione verbale e fisica. Una giungla insomma. Con le scimmie a battersi come scimmie. 
 

E’ come se un critico cinematografico entrasse al cinema e dicesse a tutti di togliersi dai coglioni e di lasciarlo sedere nel posto migliore, perche’ tanto nessuno ne capisce un cazzo.
O se al semaforo il tipo con la Mercedes abbia sempre diritto a saltare tutta la fila  perche’ lui va piu’ forte. O al panificio il ciccione si prende tutto il pane gratis perche’ lui ha piu’ fame di voi.
Esattamente la stessa cosa!
 
Io parto piu’ all’interno, o prima. E tu devi farmi passare. Non importa che tu non surferai mai sinche' io non mi fermo. Cazzi tuoi.
 
Ma che regola e’?
E’ la legge della giunga, coniata da gente che non andava a scuola e non voleva regole sociali.
 
E se invece si applicassero le comuni regole del vivere civilmente?
Se per assurdo ci fosse il vigile in acqua e facesse mettere tutti in fila, in ordine di arrivo,  a prendere le onde uno ad uno?
A chi non andrebbe bene fare cio' che si fa sempre in ogni occasione?
Secondo me solo ai bulli, e a quelli piu' bravi degli altri che se ne approfittano quatti quatti. Che non potrebbero accettare di dover aspettare che gli altri facciano il loro tentativo su una bella onda. Non potrebbero accettare di essere messi alla pari con tutti.
Tutti serferebbero di piu’, in ordine, in tutta sicurezza (perche' nessuno sarebbe tentano di droppare gli altri sapendo che tra poco tocca sicuramente a lui), ma loro di meno. E non potrebbero dominare a scapito di tutti gli altri.
 
Ok, e’ una provocazione.
Le regole esistenti in qualche modo danno un ordine e nascono anche dall’esperienza. Non sono completamente stupide. Ma in parte si. Un po' stupide lo sono e anche sicuramente ignoranti.
 
Dovremmo smetterla di guardarle con reverenza, e considerarle intoccabili ed indiscutibili come i fanatici della bibbia, perche’ la realta’ e’ molto, ma molto, ma molto diversa.
Anzi, in un mondo bello, perfetto e senza guerre, col problema della folla che diventa sempre piu' rilevante, sarebbe ora che venissero riviste.