07 September 2020

Shouting

Around here you can hear 2 kinds of calls in the water.

The first one is a loud "Oi!", short and loaded with anger, like a mother with a stubborn child. It means 'move out of my way' and it comes from the surfer when dealing with drop ins.

 The other is a loud "Yyyu!", short and loaded with joy. It's an appreciation for what the surfer is doing and it comes from the excited onlookers. It transmits happiness and has the power to be contagious.

I've received a few Yyyu! in my surf life. The first one (2013) I wrote about it here.

The last one happened last Sunday. After a few nice waves with which I practiced my cross-steps, a fast and nice open wall wave came my direction. Seeing the steep surface I produced a bit of fast carving up and down the face at good speed. And I heard the call.

When paddling back an Asian guy my age told me "that was good man" with a full smile. I smiled back feeling super happy. A few moment later anthor nice one came and I met his gaze. The wave was his but he made a move with his hand inviting me to go with him. I couldn't. I was soo high for the compliment that I didn't want to spoil his turn. And he was good. 

These people are the one I love. They are good and they don't fear the others. The can surf around people and, above all, they do it for fun. They have fun in the water and they spread the good vibe around them. God bless them.

 It felt good to receive an appreciation for a change.

It means that sometims I can look like the other surfers around me. :) 


 

Small Kirra, lots of fun - click to enlarge



Da queste parti quando si surfa si possono sentire due tipi di voci, tipo richiami per la fauna.

Il primo, antipatico ma comprensibile, e' un "Oi!" urlato, brevissimo e dal tono tipo mamma che sgrida il bambino. Capita quando un australiano abbastanza bravo, o convinto di esserelo, viene droppato* da altri. Si puo' tradure come un amichevole "togliti dal cazzo o ti travolgo".  
(*to drop in, buttarsi a prendere un'onda gia' occupata. Pratica pericolosa -se con onde serie- e non etica, ma anche inevitabile quando in acqua ci sono 200 persone a contendersi 3 ondine ogni 5 minuti..)


L'altro richiamo e' un "Yyyu!" anche questo acuto e breve, ma farcito di eccitazione. E' un apprezzamento per -ed una incitazione al- surfista che sta' sull'onda. Che evidentemente fa qualcosa di bello da vedere.
Solitamente anche questo urlo e' prodotto dagli australiani autoctoni, rivolto ai loro amici. Ma non e' raro che sia rivolto anche agli sconosciuti, se capita. Frutto di buon umore, trasmette buon umore e facilita i sorrisi.

A me e' capitato qualche volta di ricevere uno Yyyu!
La prima volta (2013) l'ho scritto qua.

L'ultima era domenica scorsa. Dopo un po' di onde buone per praticare i passi, me ne sono ritrovato una piu' veloce delle altre, lunghetta, con un muro ripido ma aperto sul quale ho pensato bene di farci andare la tavola su e giu' in scioltezza.
Ed e' stato allora che un (credo) giapponese della mia eta', dal sorriso stampato in faccia, mi ha urlato il suo apprezzamento. Quando ho poi remato per tornare fuori, mi ha pure detto "that was good man!". Ho sorriso tutto felice.

Qualche attimo dopo e' arrivata un'altra bella onda e i nostri sguardi si sono incrociati nuovamante. Io perche' non ero in precendenza, lui che valutava e mi faceva segno con la mano di partire ugualmente (l'onda era sua ma non era un problema a quanto pare). Per non fare l'ingordo verso chi mi aveva appena fatto un complimento, l'ho invece lasciato andare da solo, sapendo che era anche molto piu' bravo di me.

Queste persone felici e contente come una pasqua sono una manna dal cielo. Trasmettono felicita'.
Solitamente gli inviti ad andare su un'onda non tua arrivano proprio da quelli piu' bravi. Quelli che approcciano il surf con l'animo giusto, che non vivono il tempo in acqua come una competizione ma come divertimento. Che sanno di saperci andare e che non hanno timore di dover fare una manovra in piu' per via della presenza degli altri.

E' stato bello riceve un raro apprezzamento.
Significa che qualche volta sembro saperci andare come gli altri.  


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